Un caso nello storico problema del trasferimento della conoscenza: l’arresto di Pavel Durov

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un dilemma molto serio fra la nostra richiesta di privacy e il bisogno di sapere della comunità (Marshall McLuhan)

L’arresto di Pavel Durov, ma anche le vicende che hanno riguardato alcuni anni fa Mark Zuckemberg e, più di recente, anche Elon Mark, si inquadrano nel fondamentale problema storico del trasferimento della conoscenza (di cui in fondo all’articolo si rimanda per una trattazione più approfondita).

Ma vediamo la cronaca che ha riguardato Pavel Durov

Sabato 24 agosto 2024, in un aeroporto vicino Parigi, viene provvisoriamente arrestato Pavel Durov, imprenditore russo ma con cittadinanza francese ed emiratina, fondatore del social network russo VK e di Telegram (il 28 agosto successivo sarà scarcerato, gli sarà concessa la libertà condizionata ma non potrà espatriare, dovrà passare due volte a settimana in un posto di polizia per firmare e, infine, dovrà pagare una cauzione di 5 milioni di €).

Ma che cos’è Telegram?

Vediamo ciò che dice Wikipedia alla relativa voce:

Telegram è un servizio di messaggistica istantanea e broadcasting basato su cloud ed erogato senza fini di lucro dalla società Telegram LLC, una società a responsabilità limitata con sede a Dubai, fondata dall’imprenditore russo Pavel Durov. I client ufficiali di Telegram sono distribuiti come software libero per AndroidLinuxiOSMacOSWindows.

Caratteristiche di Telegram sono la possibilità di scambiare messaggi di testo tra due utenti o tra gruppi, effettuare chiamate vocali e videochiamate cifrate punto-punto, scambiare messaggi vocali, videomessaggi, fotografie, video, sticker e file di qualsiasi tipo fino a 2 GB. Attraverso i canali è anche possibile la trasmissione in diretta di audio/video e testo verso i membri che si uniscono. È inoltre possibile programmare l’orario di invio di un messaggio; impostare un timer per l’autodistruzione dei messaggi che permette l’eliminazione automatica del messaggio una volta visualizzato dal destinatario, così come cancellare messaggi anche per il destinatario, e modificarne il testo dopo l’invio.”

….

Pavel Durov al TechCrunch Disrupt di Berlino nel 2013

Ma per quale motivo è stato arrestato Pavel Durov?

(in questa analisi mi baso sulle notizie giornalistiche)

Queste sono le motivazioni secondo  sky tg24 :

“Sono dodici i capi di accusa contestati a Durov: secondo la procura di Parigi, Telegram non garantisce il livello adeguato di moderazione e non adotta misure per reprimere il traffico di droga e la distribuzione di contenuti che coinvolgono bambini sulla piattaforma. Gli inquirenti hanno riscontrato sulla piattaforma anche altri reati, come frode, cyberbullismo, criminalità organizzata e promozione del terrorismo. Tra le accuse a carico del miliardario russo, che di recente aveva acquisito anche la cittadinanza francese, c’è anche l’essersi rifiutato di fornire alle autorità i dati richiesti o i documenti necessari per condurre e utilizzare le intercettazioni autorizzate dalla legge.” (all’indirizzo https://tg24.sky.it/mondo/2024/08/27/pavel-durov-telegram-arrestato-news )

Ovviamente alle motivazioni ufficiali potrebbero aggiungersi e intrecciarsi altre motivazioni (su cui non intervengo limitandomi a quelle ufficiali).

Bisogna dire, come si è accennato, che problematiche e vicende che in parte assomigliano a quelle fatte valere contro Pavel Durov hanno interessato anche Mark Zuckerberg e Elon Musk.

Per quanto riguarda Mark Zuckerberg e Facebook si ricordi lo “Scandalo Facebook-Cambridge Analytica” (vedere la relativa voce su Wikipedia al seguente indirizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Facebook-Cambridge_Analytica )

Si riportano di seguito alcuni stralci della suddetta voce su Wikipedia:

Lo scandalo dei dati Facebook-Cambridge Analytica è stato uno dei maggiori scandali politici avvenuti all’inizio del 2018, quando fu rivelato che Cambridge Analytica aveva raccolto i dati personali di 87 milioni di account Facebook senza il loro consenso e li aveva usati per scopi di propaganda politica. È stato definito come un momento di spartiacque nella comprensione pubblica del valore dei dati personali e di conseguenza,…. si è chiesto una regolamentazione più rigorosa sull’uso dei dati personali da parte delle aziende tecnologiche.

La raccolta illecita di dati personali da parte di Cambridge Analytica è stata segnalata per la prima volta nel dicembre 2015 da Harry Davies, giornalista di The Guardian. Ha riferito che Cambridge Analytica stava lavorando per il senatore degli Stati Uniti Ted Cruz utilizzando i dati raccolti da milioni di account Facebook senza il consenso dei rispettivi utenti….

…i politici americani e inglesi hanno chiesto spiegazioni al CEO di Facebook Mark Zuckerberg. Lo scandalo, alla fine, lo ha portato ad accettare di testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti.

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Mark Zuckemberg ripreso mentre depone davanti a una commissione del Congresso degli Stati Uniti

Mark Zuckemberg è presidente e amministratore delegato di Meta, Inc., società che  controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, i servizi di messaggistica istantanea WhatsApp e Messenger, ecc.

L’evento fu significativo in quanto accese i riflettori sugli standard etici dei social media, delle organizzazioni per la consulenza politica, e degli stessi politici. I sostenitori dei consumatori hanno chiesto una maggiore protezione degli utenti online e in materia di diritto alla privacy, oltre a limitare la disinformazione e la propaganda.

Il processo

Aleksandr Kogan, un data scientist dell’Università di Cambridge, sviluppò un’app chiamata “This Is Your Digital Life” (a volte abbreviata in ” thisisyourdigitallife “). Ha successivamente fornito l’app a Cambridge Analytica, la quale a sua volta ha organizzato un processo di consenso informato per la ricerca in cui diverse centinaia di migliaia di utenti di Facebook avrebbero accettato di completare un sondaggio solo per uso accademico. Tuttavia, il design di Facebook ha permesso a questa app non solo di raccogliere le informazioni personali delle persone che hanno accettato di partecipare al sondaggio, ma anche le informazioni personali di tutte le persone nel social network Facebook di quegli utenti. In questo modo Cambridge Analytica ha acquisito dati da milioni di utenti di Facebook.

Responso

Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg si è dapprima scusato per la situazione con Cambridge Analytica sulla CNN, definendolo come “un problema”, “un errore” e una “mancanza di fiducia”; effettivamente, lo stesso Zuckerberg ha ricordato loro dell’esistenza del Diritto di accesso ai dati personali. Altre personalità all’interno di Facebook hanno dimostrato riluttanza nel definire la questione come una “violazione dei dati”, sostenendo che coloro che hanno partecipato ai test di personalità avevano acconsentito al trattamento dei loro dati personali. Zuckerberg si è poi impegnato nel modificare e riformare la policy di Facebook al fine di prevenire eventi simili in futuro. Ad aprile si è deciso di implementare il Regolamento generale Per La Protezione Dei Dati (GDPR) in tutte le aree, e non più soltanto nella zona europea.

Ovviamente per la lettura completa della voce su Wikipedia si rimanda appunto alla relativa voce su Wikipedia.

Elon Musk alla presentazione di un robot Neuralink

Elon Musk,   proprietario e presidente di Twitter (il suo social network che adesso si chiama  X ) e di tante altre società che operano in diversi settori

Per quanto riguardo Elon Musk in passato ci sono stati scontri con diverse autorità europee e di Paesi europei a proposito dell’utilizzo di dati personali degli utenti di Twitter (il suo social media, che adesso si chiama X), senza il loro consenso (questi dati servivano per addestrare Grokl AI, l’intelligenza artificiale di Elon Musk).

Anche in questi altri due casi ci potrebbero essere altre motivazioni ad aggiungersi e intrecciarsi con le motivazioni ufficiali.

Il problema

Il problema è che la tecnologia elettrica applicata alla circolazione delle informazioni ha creato dei grossi problemi: ha creato un contrasto “fra la nostra richiesta di privacy e il bisogno di sapere della comunità”!

Scriveva Marshall McLuhan a metà degli anni ‘60 del secolo scorso (quindi circa 60 anni fa):

“I dispositivi elettrici d’informazione per una sorveglianza universale e tirannica “dalla culla alla tomba” stanno causando un dilemma molto serio fra la nostra richiesta di privacy e il bisogno di sapere della comunità.                                  Le vecchie idee tradizionali di pensieri e azioni come privati e isolati – modelli delle tecnologie meccanizzate – sono minacciate molto seriamente dai nuovi metodi di acquisizione istantanea elettrica delle informazioni e dalle banche dati elettricamente computerizzate – quell’unica grande rubrica di gossip che non perdona e non dimentica e dalla quale non c’è riscatto, nessuna remissione dei “peccati di gioventù”.                                                                Abbiamo già raggiunto il punto in cui deve venire esercitata una verifica correttiva a partire dalla conoscenza dei mezzi di comunicazione e del loro effetto totale su tutti noi. Come deve essere programmato il nuovo ambiente, ora che siamo così connessi gli uni agli altri, ora che tutti noi siamo diventati l’inconsapevole forza lavoro per il cambiamento sociale? Cos’è quel ronzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzio?” (Il medium è il massaggio, Marshall McLuhan e Quentin Fiore, pag. 12, Corraini Edizioni 2011)

A metà degli anni ’60 del secolo scorso non c’erano i cosiddetti “social network”, non c’era il WEB mentre Internet era solamente nella mente di qualche ricercatore in qualche istituto di ricerca ma Marshall McLuhan, studioso di comunicazione, aveva individuato il grosso problema che si sarebbe posto.

Internet e il WEB (per una maggiore informazione e chiarezza)

  Il termine Internet deriva dall’abbreviazione delle due parole inglesi interconnected (interconnesso) e network (rete) e indica sia la più grande rete di computer mondiale ad accesso pubblico sia come uno dei principali mezzi di comunicazione di massa, insieme con le informazioni e i servizi che sono offerti agli utilizzatori per mezzo di questa rete.

   Internet offre i più svariati servizi, i principali dei quali sono il World Wide Web, la posta elettronica, mailing list, forum, blog, e-commerce, e-learning, ecc. . Internet è utilizzata per le comunicazioni più disparate: private e pubbliche, ricreative e lavorative, scientifiche e commerciali.

   Il Web (sigla con cui viene indicato il World Wide Web, conosciuto come la grande ragnatela mondiale) è uno dei principali servizi offerti da Internet. Il servizio mette a disposizione degli utenti uno spazio per la pubblicazione di contenuti multimediali (testi, immagini, audio, video, ipertesti, ipermedia, ecc.) oltre che per la distribuzione di programmi, dati, applicazioni, videogiochi, ecc.

   Questi contenuti sono costantemente on-line e sono costantemente fruibili da chiunque disponga di un computer, di un accesso a Internet e degli opportuni programmi che consentono, come si dice in gergo, di navigare nel Web, salvo il caso che il titolare di uno spazio web metta dei limiti all’accesso ai contenuti del proprio spazio web.

(le informazioni basilari relative a Internet e al Web sono state prese da Wikipedia)

Peccato originale e cacciata dal paradiso terrestre (affresco di Michelangelo Buonarroti facente parte della volta della Cappella Sistina)

Eva ed Adamo furono cacciati via dal Paradiso terrestre perché si impossessarono di conoscenze riservate esclusivamente al Signore Onnipotente

Quando è sorto il problema?

Il problema del trasferimento della conoscenza non è un problema nuovo anzi è il problema che caratterizza la storia. Non è un caso che quel grande trattato di antropologia che è l’Antico Testamento fa iniziare la storia con la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre perché avevano mangiato il frutto dell’albero della conoscenza, riservata esclusivamente al Signore Onnipotente.

L’Antico Testamento, la cui redazione inizia fra il tardo bronzo e la prima età del ferro (XIII secolo a.C.) è sì legato alle vicende del popolo di Israele ma risponde a problematiche che riguardavano il più vasto antico Medio Oriente e periodi molto anteriori e precedenti la nascita del popolo di Israele.

L’Antico Testamento fa riferimento a quella nuova realtà che arrivò a maturazione nella Bassa Mesopotamia nella seconda parte sesto millennio before present (dal 3500 al 3000 a.C.) e dà delle risposte alle problematiche che questa nuova realtà pose.

Quali furono le caratteristiche di questa nuova realtà e quali problematiche pose?

Nella seconda parte del VI millennio b.f. (3.500-3.000 a.C.) arrivò a maturazione nella Bassa Mesopotamia una realtà fatta di forte incremento demografico, di sviluppo tecnologico, di specializzazione lavorativa in conseguenza dell’aumento del numero e della complessità delle mansioni lavorative stesse, di aumento della produttività agricola e manifatturiera, di concentrazione urbana, di gerarchizzazione della popolazione e del territorio, di sviluppo organizzativo, di surplus alimentare necessario per mantenere una parte della popolazione non addetta direttamente alla produzione agro-pastorale ma ad altre molteplici e importanti funzioni (tutto il “settore pubblico”, cioè le organizzazioni templari e palatine, fatte di sacerdoti, regnanti, scribi e altri funzionari, artigiani e commercianti (che erano dipendenti dal “tempio” e/o dal “palazzo”), guardie, un piccolo esercito di professione, ecc.).

Affinché questa realtà potesse nascere e arrivare a maturazione fu necessario risolvere un grosso problema che il sorgere e lo sviluppo di questa stessa realtà comportava; in un contesto caratterizzato da un forte aumento del numero e della complessità delle mansioni lavorative e da condizioni di scarsità delle risorse naturali e tecnologiche (volta per volta storicamente determinate), non distribuite uniformemente sulla Terra, sorse infatti un grosso problema per lo sviluppo delle forze produttive: bisognava risolvere il grosso problema del trasferimento della conoscenza-know how  fra i diversi individui/famiglie/generazioni, fra le diverse formazioni sociali e fra le diverse popolazioni-culture-territori.

Fu necessario elaborare nuovi modelli culturali, cioè modelli culturali diversi da quelli esistenti precedentemente nelle sparute e piccole comunità di villaggio esistenti nel paleolitico, che erano basati sui rapporti faccia a faccia e su base parentale, senza gerarchia e senza suddivisione del lavoro se non in base all’età e al sesso, dove le semplici mansioni si apprendevano informalmente e giorno per giorno e tutti sapevano fare tutto, dove ognuno sapeva di tutti e dove le cose si decidevano rapportandosi informalmente.

Fu necessario elaborare nuovi modelli culturali (cioè nuovi rapporti fra gli individui e fra le generazioni, fra le varie formazioni sociali e fra le diverse popolazioni-culture che insistevano nei vari territori) che, in continui e contemporanei processi dialettici di feed back, resero possibile e contemporaneamente rispondevano alle esigenze di quella realtà: furono elaborati i valori di originalità ed esclusione (e i valori più operativi, in cui si articolarono, di “individuo”, di “derive sociali” di “gerarchia” e di “derive culturali/territoriali”).
Sono questi nuovi valori culturali che renderanno possibile il trasferimento della conoscenza-know how  nella nuova realtà caratterizzata da incremento demografico, da sviluppo tecnologico, da specializzazione lavorativa in conseguenza dell’aumento del numero e della complessità delle mansioni lavorative stesse, da aumento della produttività agricola e manifatturiera, da condizioni di scarsità (di volta in volta storicamente determinate) delle risorse naturali e tecnologiche non distribuite uniformemente sulla Terra, da concentrazione urbana, da gerarchizzazione della popolazione e del territorio, da sviluppo organizzativo, da surplus alimentare necessario per mantenere una parte della popolazione non addetta direttamente alla produzione agro-pastorale ma ad altre molteplici e importanti funzioni (tutto il “settore pubblico”, cioè le organizzazioni templari e palatine, fatte di sacerdoti, regnanti, scribi e altri funzionari, artigiani e commercianti, guardie, un piccolo esercito di professione, ecc.).

Bisogna sottolineare che in presenza dei vecchi modelli culturali fosse impossibile il trasferimento delle conoscenze-know how stante la complessità delle diverse mansioni lavorative.Si pensi all’attività scribale, che richiedeva molti anni di apprendistato nelle scuole scribali per poter padroneggiare l’uso dei numerosissimi segni della scrittura ideografica; la stessa cosa valeva per molte specializzazioni lavorative, come per esempio la metallurgia, la tessitura, la produzione di ceramica e altre attività artigianali. Non è possibile la decisione collettiva su come svolgere le varie mansioni se fra le varie persone c’è differenza di livello di conoscenza-know how. Uno scriba non può confrontarsi con un artigiano specializzato nella metallurgia sul modo in cui scrivere un contratto su una tavoletta di terracotta, un pastore non può confrontarsi con un fabbro sul modo in cui fondere e forgiare i metalli come pure un mercante non può confrontarsi con un pastore sul modo in cui produrre il formaggio, ecc.
Nella nuova realtà, per semplificare, le persone (e le corporazioni) sapevano svolgere una sola mansione (altamente specializzata) che si acquisiva dopo un lungo apprendistato: si poneva il problema del trasferimento delle conoscenze-know how fra le diverse generazioni, fra i diversi individui, fra le varie formazioni sociali e fra le diverse popolazioni-culture-territori, e si poneva il problema del rapporto di scambio fra i diversi prodotti ottenuti dalle diverse mansioni lavorative (in condizioni di scarsità, di volta in volta storicamente determinate, delle risorse naturali e tecnologiche, non distribuite uniformemente sulla Terra).

……..

Per la trattazione completa del tema si rimanda a due miei articoli/saggi pubblicati sul blog di Decrescita felice social network: il primo si intitola “L’originalità e l’esclusione” (all’indirizzo http://www.decrescita.com/news/loriginalita-e-lesclusione/?doing_wp_cron=1724864012.5862851142883300781250 ) mentre il secondo si intitola “Il peccato originale di Julian Assange” ( all’indirizzo  http://www.decrescita.com/news/il-peccato-originale-di-julian-assange/ ) e che applica  alla vicenda di Julian Assange le considerazioni elaborate nel primo articolo/saggio.

Fonte foto

La foto del “Peccato originale e cacciata dal paradiso terrestre“ è presa da Wikipedia

La foto di Pavel Durov è presa da Wikipedia

La foto di Mark Zuckemberg è presa da https://www.cybersecitalia.it/

La foto di Elon Musk è presa da Wikipedia

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Sono nato in Lucania nel lontano 1951 e abito a Bologna da circa trent’anni. Ho sempre avuto interesse, da più punti di vista, verso i “destini” (sempre più dialetticamente interconnessi) dell’umanità: da quello dei valori culturali che riempiano l’esistenza a quello delle condizioni materiali di vita (dall’esaurimento delle risorse naturali ai cambiamenti climatici, ecc.). Ho visto nel valore della “decrescita” un punto di partenza per dare un contributo alla soluzione dei gravi problemi che l’umanità ha di fronte.

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