La rivincita della natura

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Alcuni giorni fa ho letto su un quotidiano una stupenda notizia :” Fiori nei vigneti , ecco il sistema per battere i parassiti dell’uva”.

Gli antiparassitari per l’uva sono una tradizione in agricoltura, sempre più diffusi, ricercati, specializzati a seconda del clima e delle scoperte scientifiche.

Un grappolo d’uva costa non solo per il sudore della fronte di chi lo ha portato a maturazione ma soprattutto in termini di spesa e di inquinamento.

E ora la bella sorpresa: vuoi grappoli sani, un vino genuino e vigne non trattate?

La risposta è a portata di mano, semplice e pulita. Lascia che i fiori di campo crescano sotto i filari.Proprio fiori di campo, quelli che crescono spontaneamente e che invece solitamente vengono estirpati. Semplici sementi autoctone, da sempre presenti nella campagna veneta.

Per la verità la notizia non è del tutto nuova visto che in Francia questa strategia è stata messa in pratica da tempo. Ma ora è provato che è una scelta vincente.

Anzichè campi arati, coltivati esclusivamente a vitigni, potremo vedere vigneti fioriti. La convivenza di specie arboricole diverse consenteo la presenza di insetti diversi che si combattono senza l’intervento umano. Una lotta biologica. Un ecosistema che favorisce lo sviluppo di una flora e una fauna integrata con i vigneti, che arricchisce il terreno e al contempo attira quegli insetti in grado di combattere in modo naturale i parassiti che attaccano le uve.

Il sistema è semplice e già nel primo anno pare consenta la riduzione del 40 per cento dei trattamenti antiparassitari.
La risposta all’inquinamento ancora una volta viene dal mondo della natura, quella che ci ostiniamo a manipolare in tutti i modi per ricavarne utili sempre maggiori.

Quanti ecosistemi abbiamo distrutto scientemente in nome del profitto? Ma ora è possibile ricostruirli pur non tornando all’epoca della pietra. Già, perché l’idea diffusa è che senza scienza e tecnologia la società regredisce.

Invece un uso corretto delle stesse è un reale aiuto per l’uomo: gli consente di progredire rispettando l’unicità del sistema Terra – esseri viventi – uomo.

Questo specifico progetto, di vigneti – giardini, già messo nella Marca trevigiana, è decisamente d’avanguardia. Ovviamente richiede uno studio approfondito del territorio in cui lo si vuole applicare ma è sicuramente un esempio di coltura replicabile ovunque.

Una speranza di un mondo che profuma di nuovo e … di fiori.

Foto da:www.saporidelpiemonte.net

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insegnante di matematica in pensione, amante della natura in tutti le sue manifestazioni, amo scrivere, poesie soprattutto ma anche racconti e riflessioni che inserisco in un blog: http://silvanadalcero.com Sono presente nel sito internazionale della poesia del Novecento www.italian-poetry.org come autrice di poesie. Fino ad ora ho pubblicato tresillogi: Il passo e l'Orma I giorni e L'ombra Io Donna Natura. Per acquistarli: https://www.amazon.it/donna-natura-Silvana-Dal-Cero/dp/8872110033 https://www.lafeltrinelli.it/libri/silvana-dal-cero/i-giorni-e-l-ombra/9788898613212 https://www.libreriauniversitaria.it/passo-orma-cero-silvana-edizioni/libro/9788873143635

4 Commenti

  1. Confermo!
    Nell’isituto agrario della mia città hanno un campo coltivato a vigna e ad ogni inizio di filare c’è una rosa.

    Da ragazza ebbi l’illuminazione (purtroppo breve e momentanea) di iscrivermi ad Agraria: era il 1989.
    Ricordo che il primo esame parlava proprio di lotta biologica.

    Ho lasciato Agraria per Informatica… che errore madornale!

    • allora forse non si aveva presente come oggi il problema ambiente e informatica apriva ai nostri occhi campi illimitati di novità e lavoro.
      Avere lungimiranza! Purtroppo spesso comprendiamo in ritardo il senso degli eventi.

      Ciao Leda.
      Importante è che l’illuminazione arrivi e poi la si può utilizzare nella vita di ogni giorno e illuminare chi ci attornia.

      • Si Silvana
        hai ragione!
        ci provo, prima di tutto su me stessa!

        L’altro giorno ragionavo con mio marito: la decrescita oggi la possiamo capire in pochi…mi auguro (può sembrare cattiveria..) che la subiscano in molti grazie alla crisi…
        😉

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