Prisca “prevede la realizzazione di due Centri di Riuso, in cui sia possibile intercettare beni riutilizzabili dal flusso dei rifiuti solidi urbani che attraversa i Centri di Raccolta comunali. Tali beni riutilizzabili, sottoposti a operazioni di ‘preparazione per il riutilizzo’ ovvero di controllo, pulizia e riparazione, potranno essere reimmessi sul mercato attraverso la vendita al dettaglio o all’ingrosso”(http://www.progettoprisca.eu/).
Di questo hanno parlato alcuni dei promotori e organizzatori diretti del progetto durante un incontro a Festambiente Vicenza, un convegno che aveva nel suo titolo le seguenti parole “le opportunità, non solo ambientali, offerte dal recupero e riuso di materiali.”
Un dibattito che mi ha colpito moltissimo, sia perchè da due anni con degli amici getisco un mercatino dello scambio dove tantissimi oggetti sono riutilizzati invece che gettati nell’immondizia (a Santorso, in provincia di Vicenza, http://barattovicenza.wordpress.com/), sia perchè tante associazioni e gruppi occupandosi di recupero creativo trasformano materiali di scarto, come ad esempio le stoffe, in prodotti artigianali da esporre e vendere.
PRISCA – Progetto pilota di riutilizzo su scala a partire dal flusso dei rifiuti solidi urbani è finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Life Plus Ambiente 2011.
“iniziato nel settembre 2012 (…) andrà avanti fino al 2015. Nel primo anno è stato avviato uno studio tecnico-legale per approfondire il quadro normativo nazionale e internazionale sulla cui base avviare i progetti. E’ stato allestito il Centro del Riuso a Grisignano di Zocco (VI) ed è in allestimento quello di San Benedetto del Tronto (AP). Nei primi cinque mesi di sperimentazione del modello, sono stati avviati a riutilizzo 154 tonnellate di rifiuti e beni riusabili” (fonte http://pollymag.mercatopoli.it/).
I partner che collaborano per la sua realizzazione, dislocati su tutto il territorio nazionale, sono:
-
Scuola Superiore di studi universitari e di perfezionamento S. Anna, Pisa – capofila, supervisione scientifica
-
Occhio del Riciclone, Roma – responsabile tecnico
-
Cooperativa sociale Insieme, Vicenza – sperimentazione operativa sul territorio
-
Valore Ambiente srl, Vicenza – collaborazione nella sperimentazione operativa sul territorio
-
Comune di San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno – sperimentazione operativa sul territorio
-
WWF Ricerche e Progetti, Roma e Napoli – sensibilizzazione, diffusione delle buone prassi
Cooperativa Insieme che ha al suo attivo la gestione di una ricicleria a Vicenza Ovest e alcune isole ecologiche in provincia, ha dato il via alla raccolta di quegli oggetti che non vanno distrutti, ma possono essere aggiustati e rivenduti. Gli scopi da raggiungere non sono solo economici e ambientali, ma sono anche sociali: lavoratori professionisti e non, sono impiegati nella ricezione, catalogazione e risistemazione di ciò che non ha senso eliminare come un rifiuto.
Grazie al progetto Prisca si è potuto replicare questa esperienza. Come? Prima Cooperativa Insieme ha registrato meticolosamente le varie modalità di riparazione degli oggetti, poi ha trasferito le sue conoscenze ad Ascoli Piceno, insegnando ad un’altra comunità a ridurre maggiormente gli sprechi.
Infine, a Festambiente Vicenza, si è parlato della visione internazionale del programma Life Plus Ambiente 2011, del quale Prisca fa parte. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e la commissione europea credono che il mercato dell’usato e del riutilizzo sarà uno dei pilastri occupazionali del futuro: complimenti a Vicenza e Ascoli Piceno che hanno iniziato ad agire concretamente in questa direzione!