Pubblico oggi quella che vorrebbe essere la prima di una serie di interviste a gente comune che in qualche modo, per scelta o necessità, consapevolmente o meno, si ispira quotidianamente ai princìpi della decrescita.
Buona lettura.
NOME, ETA’, PROFESSIONE, NUCLEO FAMILIARE.
Mi chiamo Luca, ho 37 anni, vivo in coppia con due figli, sono imprenditore. Al momento dedico gran parte del mio tempo ad un progetto da me ideato, nel campo della mobilità sostenibile.
Ho costruito il miniveicolo elettrico ecocompatibile che vedete in foto, lo utilizzo quotidianamente e lo mettero’ in commercio fra pochi mesi.
ABITAZIONE.
Abito in una casetta con riscaldamento autonomo, con la possibilità, non ancora sfruttata, di fare l’orto. E’ un’abitazione a basso consumo energetico e spero di installare presto un impianto fotovoltaico.
SULLA DECRESCITA.
Decrescita per me significa portare consapevolmente i consumi ed il tenore di vita ad un livello più basso e sostenibile. Il termine decrescita è abbastanza consono pur considerando la difficoltà di racchiudere in una parola un concetto molto ampio. Finiti gli studi, sono partito per Capo Verde e li’ mi sono fermato a vivere e ho aperto un bed and breakfast. L’esperienza è stata molto incisiva per entrare nell’ottica della decrescita, non tanto per ciò che ho fatto ma per ciò che ho visto: lo stile di vita capoverdiano è la palese dimostrazione che, pur con un tenore di vita basso, si può avere una vita serena. Il loro segreto è trovare soddisfazione principalmente nei rapporti umani e familiari (i parenti anche di grado lontano sono sempre molto legati), e gestire le loro ridotte economie sempre con un occhio anche ai piaceri: è curioso come una buona parte delle loro economie vengano spese per festicciole. Inizialmente a me sembravano soldi sprecati, ma a fini sociali sono i realtà degli ottimi investimenti in quanto aumentano molto la qualità di vita e formano una coesione tra gli individui che si rende molto utile nei momenti di difficoltà. Ad esempio, soprattutto in passato quando la situazione economica era più difficile, era normale andare a mangiare da parenti ed amici quando in casa propria non c’era nulla nella dispensa. Sono ancora molto diffuse le collette nel vicinato per pagare spese mediche o per aiutare in situazioni di emergenza (qualche anno fa, un’anziana che aveva perso tutto nell’incendio di casa è stata rimessa in condizioni di riavere il necessario per vivere grazie all’aiuto del quartiere). Insomma, avremmo molto da imparare da loro, invece sembra che la tendenza sia più quella che loro stiamo lentamente assumendo i nostri comportamenti sbagliati… peccato.
SE E COME PRATICO LA DECRESCITA.
In parte per scelta, in parte per necessità (devo risparmiare per intraprendere la nuova attività), applico una decrescità dei miei consumi (non su beni primari) : sobrietà nel vestiario, tendenza a riparare e recuperare qualunque oggetto danneggiato in casa (anche per divertimento ), ritorno all’utilizzo della legna come principale fonte di riscaldamento, prolungamento degli intervalli di sostiuzione dell’auto e riduzione nell’utilizzo.
Mia moglie cerca di sotituire molti prodotti alimentari industriali, producendoli in casa (dolci, pasta, pizza, ecc.). In famiglia con i bambini sono particolarmente insistente sul risparmio energetico e dell’acqua. Siccome è un argomento che mi piace e mi interessa, ne parlo volentieri anche con altre persone .
A proposito di mobilità, utilizzo un’auto perfettamente dimensionata alle mie esigenze, molto economica ed ecologica nei consumi grazie all’alimentazione a gas. L’ho comprata usata con molto risparmio e si é rivelata di eccellente qualità. La uso il meno possibile cercando di raggruppare gli spostamenti e le commissioni per ridurre le distanze percorse. Ho costruito ed utilizzo un prototipo di miniveicolo elettrico assolutamente ecocompatibile, lo mettero’ presto in commercio. Muoversi in bicicletta è economico ed ecologico, ma non tutti lo apprezzano: bisogna faticare, sudare sotto al sole e bagnarsi sotto la pioggia, gelarsi d’inverno e non avere spazio per riporre le borse della spesa o lo zaino. Al contrario l’auto è confortevole, protettiva, capiente, ma costosa nella gestione ed antiecologica. Il mio veicolo é piccolo, leggero, a tre ruote, con abitacolo chiuso in grado di trasportare una persona più un carico ed é mosso da un piccolo motore elettrico che accompagna il movimento dei pedali. E’ legalmente equiparato ad una bicicletta, quindi non richiede omologazione, immatricolazione, bollo, assicurazione né patente.
DECRESCITA/ INDIVIDUALE O PROPOSTA POLITICA?
La decrescita dovrebbe essere un mezzo per migliorare lo stile di vita dei singoli individui e di conseguenza dovrebbe portare un cambiamento a livello sociale e macroeconomico. La politica si dovrebbe occupare di incentivare comportamenti virtuosi : ad esempio se la raccolta differenziata dei rifiuti fosse obbligatoria e ci fossero sanzioni per chi non la fa, sicuramente funzionerebbe molto meglio.
SECONDO ME… Bisognerebbe dimensionare i propri consumi alle reali esigenze pratiche. Non consumare ed acquistare per motivi di immagine, ma seguendo le reali esigenze e misurando la spesa con il reale beneficio che si ottiene. Nel campo della mobilità, scegliere il mezzo adeguato allo spostamento da effettuare (es : per fare 500 metri in città si va a piedi o in bicicletta, non in auto !)