Parigi ancora capitale #decrescitapercop21

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“Il nostro contro-vertice ha come obiettivo certamente la denuncia del fumo negli che rappresenta il COP21 ma anche fare incontrare gli obiettori della crescita venuti da tutta la Francia. Benché gli attentati abbiano portato a un annullamento ufficiale che ben si comprende, benché i media e certi politici intonino già il ritornello demagogico dell’appello alla “unione sacra” e della guerra contro il terrore, iul dibattito ha avuto luogo e dovrà proseguire. Le urgenze politico-mediatiche e l’attualità non devono distoglierci dal pensare l’impasse del nostro modello termo-industriale e la retorica dell’unanimità fasulla dei tempi di crisi e di lutto non deve impedirci di rimanere realisti e critici di fronte alle poltiche degli stati e della grande impresa

(François Jarrige, storico e cronista di La Décroissance)

“Parigi sarà la capitale del mondo…Nessun capo di Stato, nessun capo di governo del pianeta ha chiesto un rinvio”. Con queste parole, il premier francese Manuel Valls ha smentito qualsiasi ipotesi ventilata da chi – ad esempio l’ex presidente Sarkozy – aveva suggerito la possibilità di rinviare la Conferenza per il clima COP21, che invece si svolgerà regolarmente a partire dal 30 novembre. Non sappiamo se Parigi assurgerà davvero a capitale del mondo, così come è stato per i recenti, drammatici episodi terroristici, sicuramente gli effetti del global warming in molti paesi africani e medio-orientale, contribuiscono all’opera di proselitismo dell’ISIS e di organizzazioni criminali affini.
Molte manifestazioni popolari correlate alla conferenza sono state cancellate per motivi di ordine pubblico. Nel clima attuale, non ha senso polemizzare, anche se qualche rimostranza è legittima: dopo tanti pressanti appelli al ‘ritorno alla normalità’, sono state tarpate le ali a una a eventi che, molto più della ripresa della vita commerciale, dovrebbe contrassegnare l’adesione ai “valori dell’Occidente”.
Pertanto, la necessaria opera di pressione dell’opinione pubblica sulla Conferenza dovrà avvenire in forme diverse: domenica 29 novembre, in tutto il mondo vi sarà una giornata di mobilitazione per chiedere di fermare il surriscaldamento del pianeta, provocato da attività umane insostenibili, principalmente dalla combustione di materie fossili (carbone, petrolio, gas). Perché il nostro pianeta è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai governi.

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