Oltre 400 raccolte di rifiuti sono state organizzate in tutta Europa.
Evento emblematico di Surfrider, le Ocean Initiatives hanno come obiettivo la sensibilizzazione e la mobilitazione dei cittadini sulla problematica dei rifiuti acquatici. Quest’anno la parola d’ordine delle Ocean Initiatives è una sola: niente ferie per i rifiuti!
In tutta Europa i cittadini, gli insegnanti, gli sportivi, i volontari, i centri Surfrider, le famiglie, gli amici hanno già iniziato la raccolta di rifiuti. Anche in Italia i cittadini hanno cominciato a mobilitarsi. Questo weekend potrete partecipare alle seguenti raccolte vicino casa vostra:
Sabato 19 marzo a Ladispoli: Torre Flavia Plastic Blitz
Domenica 20 marzo :
–Salviamo il mare dall’inquinamento dalle 8 alle 13 a Termoli
–Insieme per la nostra spiaggia LI Marangi alle 10 sulla spiaggia di Li Marangi, a San Foca
–Clean Up Tre Ponti dalle 11 alle 13 a Sanremo, Spiaggia Il Cubo
–Nel mezzo del cammin di nostra vita …alla spiaggia daremo una ripulita! al Lido di Dante, Ravenna I volontari di Surfrider Roma organizzano una raccolta dalle 9 alle 13.
Oggi non possiamo più ignorare questo inquinamento drammatico del litorale e degli oceani.
Grazie alle Ocean Initiatives, Surfrider permette a tutti di svolgere un compito ben preciso e di aiutare a risolvere questo problema predominante.
Siamo noi l’unica causa di questo inquinamento. Dobbiamo diventarne la soluzione!
Collegamenti:
www.surfrider.eu/en/ – www.initiativesoceanes.org/it/
Chissà se anche Fabio Fazio sarà d’accordo con questa iniziativa!?
Probabilmente la risposta sarà positiva perché Fabio Fazio fa parte di quella sottocultura di sinistra che è per la difesa dell’ambiente. Fino a due anni fa (se non vado errato) il suo programma (Che tempo che fa) aveva come ospite fisso Luca Mercalli. Questi nella sua parte di programma parlava soprattutto dei problemi ambientali e dei rischi che si stanno correndo.
Ricordo che nel programma “Che tempo che fa” di qualche settimana fa una ospite disse di avere seicento paia di scarpe e un ospite disse di averne ottocento.
“Continuiamo così! Facciamoci del male!! (Nanni Moretti nel film “Bianca” )
Igor, non voglio togliere importanza a queste iniziative ma alle volte ho l’impressione che si pretenda di svuotare un lago con un mestolo forato. Penso che i problemi da risolvere siano tanti ma penso che un problema importante sia la ricerca di nuovi valori che ci “agiscano”: fino a quando non saremo “agiti” da altri valori (e non, per esempio, acquistando 600 paia di scarpe) non se ne uscirà fuori.
Ciao Igor e scusami se molte volte sembro il “bastian contrario”
Armando
Questa iniziativa non è stata inserita su DFSN da me, mi sono limitato a condividerla su Facebook, ma ha poca importanza. Non so se Fabio Fazio ne parlerà, me lo ricordo da bambino che era un giovane imitatore che imperversava per le tv locali piemontesi, lì avrebbe dovuto fermarsi. Quanto alla sinistra, avendone fatto parte, ricordo molto che una delle caratteristiche principali è il ‘benaltrismo’: sono ben altri i problemi, sono ben altre le iniziative necessarie… Frequentando siti ecologisti e dedicati ai limiti dello sviluppo, sento sempre una misantropia strisciante, l’altro giorno sul blog di Bardi un tizio ha commentato lo schifoso articolo di Grasso contro Mercalli dicendo che il ‘critico’ del Corriere ha dato voce a ‘sette miliardi di locuste’ (gli esseri umani, giusto per la cronaca); ho scoperto che un sostenitore della decrescita – che per altro stimo, in linea generale – ha scritto un libro dal titolo Il cancro del pianeta, dove il cancro sarebbe l’umanità e il nostro cervello sarebbe programmato per la distruzione planetaria. Di fronte a situazioni simili, andare in spiaggia e notare che esistono altre persone con sensibilità ambientali può essere un modo sia per ridimensionare un certo narcisismo di fondo (la nostra presunta capacità di ergersi al di sopra dei ‘limiti intrinseci’ del genere umano) e creare qualche forma di legame comunitario. Ti lascio una massima dispensatami da Jacopo Simonetta “Qualcuno dirà che è Oppio dei Fricchettoni, dimenticando che gli analgesici sono componenti fondamentali nella terapia di malattie molto gravi. Non solo consentono di sopravvivere, ma consentono anche di mantenere una certa lucidità, fattore questo vitale nei decenni a venire.”