Modello Glocal

4
2097

snail-caviar-468x301-300x192La campagna elettorale per le amministrative, che si svolgeranno il prossimo anno, è cominciata.
Questa volta voglio fare io una proposta alle associazioni, politiche e non, e ai politici locali. Naturalmente non è –e non potrebbe essere- una proposta politica, ma tecnica.

Cercherò di riassumerla molto brevemente.

Modello glocal: sono un allevatore di PACA (Primo Anello della Catena Alimentare), come i lombrichi. I PACA mangiano la parte organica dell’immondizia e così “ammortizzano” la CO2 : il carbonio organico è trasformato in humus senza essere ossidato (CO2 appunto, colpevole dell’effetto serra). Con l’humus si può anche produrre olio combustibile per autotrazione o riscaldamento (dal biofuel ottenuto dalle microalghe all’olio di colza).

Anche questi carburanti, quando combusti, danno CO2?

Sì, ma a differenza del petrolio -e gli altri combustibili fossili- questi“pagano”: sia le microalghe che le piante fabbricano -in vita- ossigeno e consumano CO2, saldando in anticipo il loro debito con la natura.

L’organico della monnezza mischiato con i fanghi di fogna fabbricano biogas; il biogas usato per autotrazione verrebbe trasformato in CO2, con altro vantaggio ambientale: attualmente le discariche emanano metano che ha un effetto serra 23 volte superiore alla CO2.

Così risolveremmo una serie di problemi (rifiuti urbani, inquinamento atmosferico e terrestre, fanghi di risulta) producendo energia, humus, mangimi e… nuovi posti di lavoro!

Si dirà: ma questo non è un modello ma delle idee. La differenza fra un’idea e un modello? Queste idee girano da più di 20 anni. Intorno al 1990 chiedemmo un finanziamento per un allevamento di lombrichi. Stavamo per averlo quando tutto fu bloccato: quella legge finanziaria non aveva più fondi perché erano andati tutti ad … un’industria automobilistica di Melfi. Non potevano distrarre fondi da un’impresa che dava migliaia di posti di lavoro. Non lo dico per polemizzare, è giusto così. Ma adesso …?

Questa è una proposta in punta di piedi, senza clamore e squilli di tromba. Va ai partiti, ai gruppi, alle associazioni, ai politici e a tutti. Chi la condivide può mettere “mi piace” sulla pagina fb ma, come si capisce, non si tratta di cose facili da realizzare; non si può pretendere di fare stando solo a guardare. Chiunque mi può contattare.

P.S.: la figura mostra caviale di limacce, altro animaletto che mangia l’organico dei rifiuti. Costa 2000-2500 € al Kg, importato dal Sud-America. Dai diamanti non cresce niente ma dai rifiuti …

CONDIVIDI
Articolo precedentePEOPLE / Serena, la solidarietà e la colletta alimentare.
Articolo successivoUna questione morale.
Medico di Medicina Generale, Specialista in Gastroenterologia, già Ricercatore presso l'Unità di Ricerca Gastroenterologica dell'Università "Alma Mater Studiorum" di Bologna. Nel mio impegno a perseguire una carriera nel campo della ricerca, che ho sempre considerato di grande interesse, mi sono confrontato con un periodo in cui il percorso del dottorato non era ancora formalmente strutturato e le selezioni erano regolate da criteri "soggettivi". A causa di impegni familiari e responsabilità, ho dovuto interrompere temporaneamente il mio percorso nella ricerca. Tuttavia, l'esperienza acquisita come ricercatore ha influenzato in modo significativo il mio approccio critico e le mie valutazioni in campo medico. Perchè la Verità è come l'orizzonte, più ti avvicini ...

4 Commenti

  1. Caro Vincenzo,
    la tua proposta e` molto interessante.
    Immagino ci siano degli studi quantitativi sugli aspetti energetici dei PACA, potresti indicarcene qualcuno ?
    Inoltre, immagino si possano costruire dei “digestori” basati sui PACA, hai degli esempi ?
    Potremmo cercare di iniziare un progetto al proposito…
    Grazie
    Giulio

    • Paca è un termine, per quanto ne so, inventato da me per brevità e (per quanto ne so) sono l’unico allevatore di limacce (=lumache, mentre quelle col guscio sono, propriamente, chiocciole).

      Allevamento cominciato solo per un mio interesse … morboso.
      Solo in seguito mi sono imbattuto nell’elicina, nel caviale, il buon contenuto proteico e quindi la possibilità di usarle come mangime, specialmente per acquacultura.
      Ferisco la sensibilità di qualcuno se dico che potrebbero risolvere la fame nel mondo?
      Eppure in un servizio di Superquark, incentrato su cavallette e co., mostravano come gli accademici e le industrie stanno studiando certi intrugli …

      Per i lombrichi siamo fermi al palo: io come altri allevatori stiamo “industrializzando” il processo per cercare di avere i permessi (provinciali) per trattare il Forsu.
      Ma i rifiuti sono un campo minato, da tutti i punti di vista, nel quale nessuno entra con entusiasmo.

      Ho collaborato con l’Istituto di Microbiologia -di Agraria- dell’Università di Foggia per un progetto per selezionare ceppi batterici dall’humus di lombrico e ora stiamo mettendo a punto un progetto più complesso di cui vi potrò parlare … dopo.

      La strada è lunga e ogni idea e/o ogni entusiasmo ben venga, perchè finora dalle istituzioni abbiamo avuto solo promesse.

  2. Questo progetto mi ricorda tantissimo le proposte della blue economy, dove si crea un’economia a cascata dove gli scarti di produzione di un’attività diventano materia prima per un’altra secondo un flusso metabolico. Il caviale di limacce chissà forse è meglio di quello di storione (l’ho assaggiato un paio di volte nella vita e non mi ha detto granché!)

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.