L’educazione ambientale oltre lo sviluppo sostenibile

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Mercoledì 22 febbraio ho avuto la fortuna di partecipare al corso di formazione ‘L’educazione ambientale oltre lo sviluppo sostenibile. Educare ai conflitti ambientali’, organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica). Questi i temi affrontati con i relativi relatori:

  • Alessandro Palmi, CESP Bologna: Antropocene o Capitalocene? Per una critica al modello “sostenibile”
  • Matteo Vescovi, COBAS Bologna: “L’educazione civica”, provare ad usarla e a non farsi usare
  • Pippo Tadolini, Campagna per il Clima Fuori dal Fossile (RA): Rigassificatori: la punta dell’iceberg del sistema estrattivista
  • Vincenzo Balzani, Università di Bologna: il CCS e l’idrogeno sono poi così verdi?

Le tematiche affrontate, di per sé, dimostrano la superiorità rispetto alle solfe trite e ritrite normalmente proposte per l’educazione civica nelle scuole, ispirate alla cosiddetta Nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Consiglio vivamente questo corso di aggiornamento a tutti i colleghi docenti, una ventata di novità per affrontare in maniere critica e costruttiva l’educazione ambientale nelle scuole. Un autentico toccasana per ovviare a quelle iniziative che, per quanto assurdo, vorrebbero affidare l’insegnamento della sostenibilità ambientale proprio a quei soggetti, come ENI, che l’ambiente hanno contribuito ampiamente a distruggerlo.

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Nasco a Milano il 7 febbraio 1978. Sono un docente precario di italiano e storia nella scuola superiore, interessato ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Insieme a Jacopo Simonetta ho scritto 'La caduta del Leviatano. Collasso del capitalismo e destino dell'umanità, edito da Albatross Il Filo.

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