Ieri camminavo lungo il Brenta. Un grosso tronco di salice, orizzontale, stava traverso il sentiero. Vivo.
Una brentana, forse molti anni prima, lo aveva mezzo divelto, piegato, quasi strappato. Nessuna mano d’uomo evidentemente lo ha toccato per toglierlo del tutto o per raddrizzarlo.
Così è cresciuto, allungandosi verso il fiume e i suoi rami si sono eretti verso il cielo,alcuni, altri sbocciano su una parte di tronco che continua il suo percorso orizzontale e le fronde toccano l’acqua.
Fortemente simbolico.
Ho visto il parallelismo con le nostre vite. La furia degli eventi ci strappa la terra intorno, tenta di estirpare le radici ma se resistiamo un po’, quel tanto che permetta anche a una sola radice di stare ben fissa nel terreno, poi, si torna a vivere, secondo un percorso nuovo.
Magari oltre allo spirito anche il fisico cambia la ma vita continua incessante e tornano le foglie a fiorire su rami sbilenchi prima, poi pian piano robusti e forti e dritti.
Bastano fede e pazienza. Speranza e costanza. E coraggio.
C’erano anche due massi erratici dentro il fiume. Osservavo l’acqua arrivare e sbattervi addosso e poi deviare, in parte a destra in parte a sinistra, e aggirare l’ostacolo.La vita fluisce e pur trovando ostacoli lungo il percorso, non si arresta.
Anche in questa immagine ho letto il forte simbolismo e la analogia con la nostra vita.
Pure noi impariamo ad aggirare gli ostacoli, a trovare vie nuove, diverse da quelle immaginate e magari studiate.
Di certo c’è che la vita non si ferma, continua a fluire fino ad arrivare al grande mare e là si acquieterà nella pace.
Queste due immagini sono impresse nell’animo, mi stan parlano, mi suggeriscono cosa fare di fronte alle avversità della vita.
Non dicono rassegnazione e stasi.
Invitano a un cammino, nuovo, su direzioni diverse, ma vivo e portatore di frutti ancora.
Mi dicono, quelle immagin,i che non ci si deve arrendere bensì cercare l’alternativa.
Che esiste sempre. Basta solo volerla cercare e vedere.
La Natura per me è maestra di vita.
E’ proprio quello che intendo fare Silvana ….. “arrivare al grande mare per trovare la pace dei sensi ….. questa è la mia vita Silvana.
Vedi comprare una casa significa mettere “radici” ….. noh! quelle le lascio a Kunta Kinte (ricordi il film vero?) ….. e allora MARE aspettami, tra un po’ arrivo.
Bye
Ciao Lisa.
A quel Mare tutti arriveremo ma alla fine del nostro percorso, liscio o turbolento che sia.
Impariamo dalla Natura: lei non si arrende mai.
Vedi che anche nelle zone desertiche e inospitali esistono forme di vita che sembrano sfidare le leggi della natura stessa.
La vita vince.Sopra tutti gli ostacoli.
Leggere il libro della Natura è come leggere un messaggio di speranza.
Un abbraccio Lisa.
Non ho sufficienti commenti! Per quanto scriva, mai potrebbe rendere l’emozione nel leggerlo!!! Grazie
Ciao Patrizia.
Noi siamo in quel corso d’acqua e navighiamo verso lidi che non sempre abbiamo scelto.
Come accade ai fiumi che a volte ingrossano ed escono dai loro letti o creano un percorso nuovo.
Ma distruzione e creazione a volte sono sinonimi, di certo son parole che vanno a braccetto.
Non si costruisce sull’esistente ma su un suolo libero, perchè lo era da tempo o perchè qualcosa ha fatto piazza pulita e lo ha reso nuovamente edificabile.
W la vita!
Silvana