Foto da scienzamusica. blogspot.com
Ho capito perché il cibo di casa piace e fa bene allo spirito.
Perchè solitamente è frutto di attenzione, cura, amore: ingredienti aggiunti che non sono contenuti negli amidi e nelle proteine.
Passano come energia da chi cucina a chi mangia.
E non c’è tavola calda che possa dare questo di più.
Il mondo e ogni sua parte sono un Tutto in cui ogni nostro gesto, ogni pensiero, agisce sull’ambiente in cui siamo immersi.
Dal bosco, alla persona, all’ape.
Non lo sappiamo, per questo siamo così distratti e superficiali nel nostro vivere.
E non ci rendiamo conto di come e quanto ci influenziamo, gli uni gli altri.
Quanto interconnessi siamo.
Quanto il nostro agire, alla fine del lungo percorso, ritorni a noi, di rimbalzo, nel bene e nel male.
Lo sapessimo, forse regaleremo un sorriso in più, forse diremmo qualche parola gentile, forse ci guarderemmo negli occhi a viso aperto, senza pensieri reconditi e falsi.
Forse diremmo al sole nascente, alla nebbia avvolgente un grazie.
Anche il clima: non è solo la mera somma di alte, basse pressioni e umidità.
Il clima è la coperta che ci avvolge, tutti, pianeta ed esseri compresi.
Aiuta, protegge, conserva la vita.
A meno che non l’abbiamo noi stessi strappata questa coperta, arrotolata, macchiata, con tutti i nostri gesti quotidiani mirati al nostro singolo egoistico benessere.
Nulla è solo numero, nulla è solo materia.
Siamo limitati nella conoscenza e nella comprensione di un universo complesso e multiplo. Perciò abbisogniamo di dividere, spezzettare gli studi e gli sguardi e le misurazioni.
Perdendo di vista l’insieme, ci soffermiamo su una singola parte.
Ma l’armonia esiste quando i nostri mille sguardi si fondono a comprendere e ad accogliere il grande frattale di cui siamo piccola identica copia.