Convergenze e diffidenze parallele

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“Mi piacerebbe anche raccontare di un’esperienza particolare e probabilmente effimera (non saprei dire se conclusa o meno) che mi ha visto coinvolto in seguito alla diffusione de La caduta del Leviatano, ma lo farò a tempo debito. Non intendo inficiare l’impegno di amici che ancora si stanno dedicando a questa iniziativa, così come non voglio rimanere oggetto delle illazioni facili che sicuramente qualcuno farebbe (finendo così io cornuto e mazziato, come si suol dire)”.

Così scrivo nel primo pezzo del 2024 per DFSN. A cosa mi riferisco con questi toni misteriosi? Per farla breve, mi è capitato qualcosa che non avrei mai immaginato: essere invitato da un esponente del PD, rimasto piacevolmente suggestionato dalla lettura de La caduta del Leviatano, a parlare di decrescita ad altri esponenti del partito. Qui sotto il video del mio intervento, purtroppo parzialmente incompleto per un problema tecnico.

Che dire dell’esperienza? Siccome ha avuto un seguito che sta coinvolgendo alcuni amici di MDF e Associazione per la decrescita, preferisco non entrare nei dettagli per non pregiudicare eventuali esiti positivi, anche solo parziali. Da parte mia, posso dire che me ne sono defilato non tanto per le divergenze (benché talvolta profonde) ma soprattutto perché mi sento decisamente fuori contesto. Nel mio piccolo cerco di fare informazione e divulgazione, la prassi politica mi appartiene veramente poco. Sono impegnate al riguardo, sul versante della decrescita, persone decisamente più valide di me e che godono della mia più completa fiducia.

Mi limito solo a una breve constatazione: esiste una base del PD, anche a livello di consiglieri comunali e sindaci di piccoli paesi, che ha maturato un interesse per la questione ecologica che va decisamente oltre la moda della sostenibilità e della green economy, e che addirittura parla apertamente della necessità di superare il capitalismo. Per quanto si possa legittimamente rigettare la loro affiliazione politica, sarebbe insensato sputare addosso alla sensibilità di queste persone.

Una vasta galassia di sedicenti ‘antisistema’ si è costruita una credibilità attraverso una narrazione volta a presentare il PD come il male assoluto e sta contribuendo a sdoganare ogni sorta di sonno della ragione. Prossimi a uno stravolgimento della carta costituzionale con la ‘riforma’ del premierato, con Vannacci elevato a grande intellettuale e la Cassazione che legittima saluti romani e parate fasciste, forse sarebbe meglio smetterla con il tiro al piccione sulla Croce Rossa-PD e farsi qualche domanda sulla piega che sta prendendo il nostro paese (e non solo), a meno che ovviamente certe involuzioni non siano apertamente caldeggiate.

Si tratta di un invito a votare PD? No, del resto io non lo farò di certo. Semmai, è un’esortazione a tutte le persone di buona volontà e intellettualmente oneste ad assumere atteggiamenti più costruttivi del narcisismo alla ricerca di facili like sui social network. A suo tempo, l’affermarsi in Europa del nazifascismo fu agevolato dagli steccati ideologici eretti dai vari gruppi di opposizione che, successivamente, scoprirono invece di saper parlare linguaggi comuni.

Ripetere oggi il medesimo errore, con la biosfera oramai agonizzante e la società globale che sta per intraprendere un viaggio di sola andata per la peggior barbarie, sarebbe semplicemente deleterio. Quantomeno, evitiamo di contribuire attivamente al disastro.

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Nasco a Milano il 7 febbraio 1978. Sono un docente precario di italiano e storia nella scuola superiore, interessato ai temi della sostenibilità ambientale e sociale. Insieme a Jacopo Simonetta ho scritto 'La caduta del Leviatano. Collasso del capitalismo e destino dell'umanità, edito da Albatross Il Filo.

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