Le forti riduzioni delle feed-in tariff operate dal governo tedesco e la politica di annunci del governo italiano che ha tenuto con il fiato sospeso l’intero settore del FV per oltre tre mesi hanno di fatto provocato una forte contrazione delle vendite su scala mondiale nel primo semestre 2011. Il settore in continua crescita nell’ultimo triennio si è trovato così ad accumulare nei magazzini grossi quantitativi invenduti di moduli FV e una conseguente caduta dei prezzi. Il secondo semestre dovrebbe però segnare un’importante inversione di tendenza facendo registrare un deciso aumento delle vendite, secondo le analisi dell’istituto di ricerca IMS.
Gli studiosi di IMS ritengono che nel secondo semestre 2011 si sono create tutte le condizioni per una forte crescita del settore su scala globale. Le condizioni di cui parlano gli analisti sono la pubblicazione del IV Conto Energia e la bocciatura del nucleare in Italia e la forte volontà del governo tedesco di puntare fortemente sulle FER nei prossimi venti anni, rinunciando al nucleare con la chiusura progressiva di tutte le centrali termonucleari esistenti. “A ciò si aggiunga la forte riduzione dei costi dei moduli FV – dice Sam Wilkinson, esperto IMS – registrata nei mesi scorsi. I prezzi di moduli di marchi best in class sono arrivati a 1,45 $/W (1,02 €/W)”. Secondo gli analisti il terzo quadrimestre vedrà un incremento delle vendite di circa il 30%. Tale andamento dovrebbe proseguire anche per il quadrimestre successivo. La potenza installata a fine 2011 dovrebbe così essere intorno ai 23 GW. Ciò consentirà una stabilizzazione dei prezzi per il proseguo dell’anno in corso.
Purtroppo ancora una volta il governo italiano a poche settimane dalla promulgazione del IV Conto Energia intende mettere mano agli incentivi alle FER, secondo indiscrezioni sul decreto finanziario riguardante la Manovra economica del prossimo quadriennio. Così il settore FV si trova nuovamente a trattenere il fiato