CAMBIARE STILE DI VITA E’ CAMBIARE IL MONDO

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Come può l’individuo agire per cambiare il mondo? ma c’è una domanda più a monte: perchè cambiare il mondo?

Andando oltre l’opinione diffusa io penso che la società occidentale in generale, e l’Italia in particolare non sia affatto in crisi. Un gruppo di persone, come è una nazione, è in crisi quando mancano le risorse essenziali: il cibo, l’acqua, la casa. Questo non avviene in occidente dove, salvo qualche eccezione, ogni persona ha la possibilità di sfamarsi e di ripararsi. La crisi è una crisi di aspettative: le persone vorrebbero condurre una vita al di la delle loro possibilità e questo desiderio non si arresta mai: più si ha più si vuole avere. Gli uomini occidentali, pompati dalla pubblicità e dai media sono diventati delle spietate macchine da consumo. Ognuno di noi, oggi, considera vitale per il proprio equilibrio psico fisico poter fare almeno una volta all’anno una vacanza in un paese esotico dall’altra parte del mondo, cambiare cellulare ogni due mesi, comprare un paio di scarpe alla settimana, cambiare macchina una volta all’anno ecc ecc…domani queste esigenze saranno raddoppiate. Questa è l’essenza della società consumistica! Un crescendo che non ha futuro quando le risorse sono limitate. Ma detto tra noi gli occidentali meritano di cuocere nel loro brodo. Il problema serio, e qui veramente si può parlare di crisi, è che tutto ciò, ossia il benessere-malessere del mondo occidentale ha una contropartita ossia la sofferenza e l’abbrutimento di milioni e milioni di persone in altre zone del mondo. Noi occidentali progettiamo di andare su Marte mentre due terzi del pianeta vive nella miseria. Che senso ha tutto ciò? E’ ora che gli uomini comincino a ragionare come una comunità globale e mettere da parte le nazionalità.

Noi occidentali, che ci vantiamo di essere il motore della storia, abbiamo il dovere di riparare alle scelleratezze di qui fino ad ora, storicamente, siamo stati protagonisti cambiando la nostra filosofia e con essa il nostro stile di vita.

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...sento che il modo migliore per spendere la mia vita è quello di fare qualcosa di buono per i miei simili...e al momento la cosa migliore è quella di risvegliarli dal torpore intellettuale in cui sono stati ridott dalla societa consumistica capitalistica....

9 Commenti

  1. A parte la riflessione secondo me errata e controproducente di mettere da parte la nazionalità e ragionare come comunità globale (dovremmo tornare alle piccole comunità autogestite, la globalizzazione è una delle cause dell’attuale situazione disastrosa del pianeta) il resto del pensiero è ampiamente condivisibile.

  2. Un ragionamento condivisibile, però in Italia -io abito a Roma- c’e il problema delle tasse e delle tariffe altissime (per non parlare dei costi condominiali elevatissimi), che ti costringono a lavorare sempre e solo per non rischiare di non pagarle e di non finire nell’insolvenza. Costi elevati, dovuti ad una gestione di una sistema amministrativo, sia pubblico che privato, che ha come base portante il consumismo, quindi lo spreco incondizionato, insensato. Tutto parte dalla nostra testa, e da una radicale revisione del nostro sistema educativo e comportamentale, dietro una amministrazione pubblica o privata, ad esempio, ci sono persone che ci lavorano, che compiono azioni non sempre basate sulla logica del risparmio e del riutilizzo, questi comportamenti poco ragionevoli, aumentano gli sprechi e gli stessi si ripercuotono sulle tasse e sulle tariffe. Il problema è, come far capire alle persone che questi comportamenti ci porteranno al collasso ambientale ma anche economico??

  3. Guarda Alfonso che c’è una bella differenza tra ragionare come comunità globale (che è quello che si fa quando ad esempio si ragiona dei problemi economici) e appoggiare la globalizzazione. Storicamente tra l’altro sono stati proprio il nazionalismo e lo stato-nazione i nemici principali delle piccole comunità autogestite.

  4. Pensa Globale, Agisci Locale, parafrasando Serge Latouche. Per locale, non si deve intendere, un ritorno delle decisioni a livello nazionale- mi viene in mente un libro del prof Bagnai intitolato “Il tramonto dell’euro- così ci sarebbe, a mio avviso, un ritorno della logica -anzi della illogica- del produttivismo estremo.

  5. …io personalmente mi sento cittadino del mondo e non riconosco i concetti di nazione, popolo ecc che sono solo convenzioni adatte a manipolare le persone…mi chiedo sempre quale differenza c’è se a patire la fame è un bimbo italiano o un bimbo etiopico….

  6. Quando parlo di piccole comunità autogestite intendo eco-villaggi di poche decine di persone che autoproducano quanto necessario e barattino il surplus con i villaggi vicini. Autoproduzione, autoconsumo, chilometro zero, sussistenza. Le nazioni sono per me entità già enormemente grandi per essere gestite in maniera equa, sostenibile e ad impatto zero. Io penso ed agisco locale, anche perchè sono seriamente preoccupato dell’eccessivo sovrappopolamento terrestre, non più sostenibile per l’ecosistema, e non mi curo quindi di temi quali la fame in India o Africa.
    saluti

    • ..condivido appieno l’opinione che il villaggio, sia il gruppo umano delle dimensioni ideali perché gli individui vivano una vita equilibrata dal punto di vista psicologico e sociale. Per quanto riguarda i nazionalismi credo che se ragionassimo guardando al di la delle distinzioni in popoli e nazioni nel mondo ci sarebbero molti meno problemi

  7. Si parla tanto di cambiare, ma ci si dimentica sempre di chi veramente comanda, cioè i soldi. Sapete gestirli? Sapete risparmiare? Quello che fa bene alle multinazionali, fa sempre male a voi e al vostro portafoglio. INIZIATE AD USARE IL CONTANTE PER I PICCOLI ACQUISTI QUTIDIANI. La moneta elettronica e’ una trappola per controllarvi, farvi perdere il contatto con i risparmi e scroccare commissioni. ACQUISTATE SEMPRE E SOLO CON I VOSTRI LIQUIDI, NO A QUALSIASI FORMA DI DILILAZIONE RATA E PRESTITO. L’unico prestito ammissibile e’ il mutuo prima casa tutto il resto catena da schiavi. ANDATE NEL PIU’ VICINO NEGOZIO A CUI POTETE ARRIVARE A PIEDI, ALLA LARA DA CENTRI COMMERCIALI SCONTI INIZIATIVE ECC…. Queste sono tecniche fatte ad arte per farvi acquistare quello che non vi serve. FATE ACQUSTI DI QUALITA’ (MENO PAIA DI SCARPE MA POSSIBILMENTE PIU VALIDE BELLE E DURATURE).
    IMPARATE AD USARE LA MONETA METALLICA, HA UN GRANDE VALORE MA MOLTI SE LO SCORDANO. SMETTETE DI FUMARE ,4 O 5 EURO AL GIORNO SONO 1300 1500 EURO ALL’ANNO BUTTATI.
    NON GIOCATE MAI A SLOT, GRATTA E VINCI E LOTTERIE. HANNO IN SE IL GERME DEL FALLIMENTO PSICOLOGICO. (INOLTRE 2 EURO AL GIORNO IN GRATTA E VINCI SONO 730 EURO ALL’ANNU BUTTATI NEL CESSO. Fat cosi da subito e sarete, più sani, più indipendenti e metterete tanti bei soldini da parte.

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