Cari colleghi….perchè sediamo su questi seggi?
Il compito nostro è quello di pensare ed agire per il bene dei cittadini. Ma qual è il bene dei cittadini? Ogni discorso pronunciato da questa aula parte da un presupposto fermo e inalienabile: il benessere e la felicità dei cittadini è direttamente proporzionale alla crescita economica del paese….direi alla “gagliardia economica” della nazione che tradotta in altri termini diventa, competitività, sviluppo industriale, crescita del prodotto interno lordo e infine si tramuta nel concetto dei concetti “crescita dell’occupazione“. In buona sostanza per i politici di questo parlamento l’uomo è un essere semplice, sottile, formato da uno strato solo che lo fa essere felice se lavora e infelice se non lo fa.
Io (sfortunato uomo nato in una repubblica basata sul lavoro), invece, affermo che l’uomo ha tanti altri aspetti e sentimenti che lo rendono tale, che il lavoro più che un bene è una iettatura che andrebbe divisa per la maggior parte possibile delle persone e che tale “fastidioso dovere” andrebbe svolto per il tempo e nella modalità tale da garantire a tutti una vita agiata e dignitosa.
Dal punto di vista pratico proporrei immediatamente un decreto legislativo che riducesse l’orario di lavoro a 4 ore giornaliere per consentire a tutti di svolgere una occupazione con cui dare il proprio contributo al benessere della società. D’altra parte comincerei a eliminare quelle professioni e attività che sono un inutile peso per la collettività riducendole ad attività volontarie e dilettantistiche: alta finanza, banchieri, calciatori, pubblicitari, attori, ecc ecc.
Metto al voto la mia proposta di legge.
Bravo, finalmente vedo nero su bianco quello che io ho nella testa da tantissimo tempo. Questo breve articolo mi ha emozionato. Grazie.
…chi parla di crescita economica, come soluzione di tutti i problemi, non capisce (o non lo vuole fare) che il problema non è produrre una torta più grossa ma cambiare il modo di fare le porzioni….
Ben detto! Utopia realizzabile!