La vita avanza e se non sorgono virgulti nuovi è come un campo dove ogni pianta invecchia,fiorisce a stento, frutti pochi, magri, alberi che soffrono di aridità o come olivi contorti da dolori e acciacchi…
Se non sboccia un fiore nuovo, se una piantina non cresce nel mezzo di quel campo, nuova di vita, in poco tempo sarà il deserto arido e cosa resterà delle passate coltivazioni?
Solo ricordi nella mente di qualcuno ma non altre stagioni giocose e fruttuose.
Bimbi, devono nascere bimbi, il futuro di questa nostra umanità per quanto ricca e opulenta, o tribolata e povera, sono i bimbi.
Ciao Silvana
I bambini rappresentano il nostro futuro e le nostre speranze.
Penso però che adesso le cose si debbano porre in modo diverso rispetto a qualche tempo fa. Centinaia di migliaia di anni fa le popolazioni umane hanno addirittura corso il rischio di estinguersi. In seguito l’aumento della popolazione ha portato, tra molte e fortissime contraddizioni , alla situazione attuale (fatta di buone condizioni di vita per una parte della popolazione ma, purtroppo, di pessime condizioni per l’altra parte).
Da qualche tempo però l’umanità corre il rischio di non avere più un futuro (almeno in condizioni accettabili di vita). Penso che per dare un futuro alle prossime generazioni sia necessario (all’interno di un mix di soluzioni) ridurre la natalità e la popolazione.
Attualmente nel mondo approssimativamente (vado a memoria) nascono circa 130 milioni di bambini all’anno. Nel frattempo muoiono circa 50 milioni di persone. Ogni anno quindi la popolazione mondiale si incrementa di circa 80 milioni di persone.
Il nostro pianeta non potrà reggere il consumo di risorse connesso alla attuale popolazione che ormai ha superato i 7 miliardi di individui.
E’ necessario che la nostra cultura sia riconfigurata, che si passi dal primato dello spazio (più produzione, più popolazione, più consumo di risorse, ecc.) al primato del tempo (più lunghe prospettive di buone condizioni di vita per l’umanità)
Ciao
A risentirci
Armando
Sono pienamente d’accordo con Armando. Saluti.