Questo periodo di crisi e tensioni, di difficoltà e malesseri, per alcuni di angoscia e disperazione, è anche, in realtà, una vera svolta epocale per ognuno di noi e per il nostro pianeta.
Siamo in una fase di grande cambiamento e di grandi potenzialità quali non si sono mai verificate nella storia dell’Umanità. A tutti i livelli, sia materiali che energetici. Ricordiamoci quanto sappiamo già dal 1905 e che non abbiamo forse valorizzato abbastanza: E=mc².
C’è correlazione diretta tra la materia e l’energia e anzi la materia E’ una dimensione dell’energia.
Il crescente bisogno di un ritorno a forme armoniche di esistenza, che rispettino allo stesso modo l’ambiente, gli animali, e le persone che si sta diffondendo a macchia di leopardo sempre più in zone diverse e disparate del mondo, in particolare nelle più popolate e tecnologiche, mostra come siamo alla vigilia di una vera Rivoluzione.
Noi siamo Rivoluzionari veramente Pacifici, noi siamo Utopisti, noi siamo Sognatori, noi siamo Credenti nel valore presente e insieme trascendente di ogni uomo e di ogni essere animato e inanimato per il semplice fatto che esiste. Noi, che amiamo una esistenza armonica e rispettosa dell’uomo e della natura, amiamo noi stessi, gli altri e ogni materia/energia esistente fiduciosamente e incondizionatamente.
E oggi è il Tempo. Oggi ne acquisiamo in molti e in numero sempre crescente la consapevolezza.
Oggi è il tempo del risveglio.
La Rivoluzione della Pace e dell’Amore è perciò iniziata. Ognuno di noi spende un tempo crescente nel credere che si possa cambiare e migliorare il sistema di vita e di cultura attuale che percepiamo come freddo e disumano e possa essere sostituito con un sistema di vita e di cultura basato su condivisione di risorse e benevolenza reciproca. Un modo di vivere caldo e accogliente per tutti.
Abbiamo abbandonato l’inganno dell’individualismo e della competizione come metodi per raggiungere il benessere. Siamo stati e siamo Eroi a farlo perché siamo bombardati continuamente da ogni direzione attraverso media, giornali, budget lavorativi e perciò indotti ad uniformarci all’ inganno e all’autodistruzione personale e globale.
Ma non è più possibile essere ingannati: abbiamo compreso che il benessere e la felicità sono stati interiori, e che nascono dalla reciprocità e dal volersi bene di cuore. Dal sentire le difficoltà del prossimo come proprie e dall’adoperarsi concretamente per aiutarlo. E abbiamo anche sperimentato più e più volte nella nostra vita che il bene donato ritorna accresciuto in mille modi diversi e entusiasmanti. Perché questa è la vera legge dell’universo: l’ Amore. Non nasce in ogni momento in base a questa legge la vita ovunque intorno a noi? L’erba, i fiori, gli alberi, i cuccioli, i neonati, etc…
E questa legge è ormai scritta col fuoco nei nostri cuori.
La nostra Cultura è la nuova cultura della Condivisione e della Reciprocità. I nostri cuori continuano a bruciare per il desiderio di diffondere e condividere con sempre più persone questa magnifica e rassicurante verità, e le nostre mani, e i nostri corpi non si stancano di lavorare su ogni centimetro quadrato e in ogni momento in questa direzione.
Ma è determinante che comprendiamo anche che la maggioranza delle persone del mondo ancora ci è e sarà ostile. Non per odio ma perché in buona fede convinta che siamo pazzi e che vogliamo riportarli al medioevo. E che le loro modalità, le modalità di coloro che ancora non sono del tutto imperniati nella conoscenza della legge dell’Amore, sono modalità aggressive, rabbiose o comunque di chiusura e di svalutazione verso di noi.
Loro non sanno ancora che tutti siamo Uno con l’Universo. Loro compresi, ma noi lo sappiamo e sentiamo fortemente. Perciò NON rispondiamo alla aggressività con aggressività, alla rabbia con rabbia, alla chiusura con chiusura, alla svalutazione con svalutazione.
Loro hanno ancora più bisogno di amore e di esempio di amore fiducioso e paziente. Credono nella freddezza e nella competitività, perciò solo dimostrando loro che esiste un modo di essere profondo che è immune da tale credenza riusciremo a avvicinarli alla conoscenza della cultura alternativa, la cultura della condivisione e della reciprocità.
Il nostro metodo sarà quello dell’Andare Incontro, e nel farlo cancellare questa originaria differenziazione che ho utilizzato solo per essere meglio compresa tra noi e loro come esponenti di culture e credenze diverse. Il noi e loro deve sfumare immediatamente nell’andare incontro poiché noi siamo loro, e loro sono noi.
Abbandonato anche quest’ultimo inganno, la Rivoluzione sarà compiuta. La Pace sarà conquistata.
Prepariamoci alla lotta quindi armati di Amore, e al campo di battaglia armati di braccia forti e grandi per abbracciare tutti coloro che ci capiteranno vicini.
Andare Incontro sempre all’altro per primi, proprio quando ci ha svalutato o offeso, ci renderà grandi e veramente fratelli. Ricordiamo che stiamo cercando e costruendo la Pace e l’Abbondanza per tutti.
Così cambieremo la cultura: andando incontro, sempre e per primi.
Ciao Alessandra,
il tuo appello è molto bello, mi trova d’accordo in molti punti anche se, le modalità con cui lo hai esposto ricordano il vangelo, un vangelo in salsa moderna, un vangelo “riarrangiato” per adattarsi al XXI secolo.
Detto questo, concordo in molti punti: l’approccio è quello giusto, alle persone non piace fare la guerra, a nessuno piace! Ridare la speranza che si possa vivere tutti in pace e felicemente è l’unica cosa sensata da fare, spiegando però, concretamente (e in questo l’approccio tipo vangelo è carente…) come si può arrivare al risultato senza, come dici tu, tornare alle condizioni di vita del medioevo.
Ciao Raffaele, grazie del tuo commento. Ti ringrazio anche dell’invito a spiegare più concretamente come giungere al risultato auspicato
senza rischiare di regredire a condizioni di vita peggiori di secoli.
E’ vero che quanto descrivo ricorda il Vangelo; ma non sono partita da lì, tutt’altro. La cosa stupefacente per me è stata proprio questa: essere arrivata lì.
Viviamo credendo di avere a che fare con persone che ci sono ostili, o nemiche o nella migliore delle ipotesi che sono concorrenti rispetto alle risorse disponibili. Proteggiamo le nostre case con recinzioni e cancelli, e noi stessi con maschere per non permettere agli altri di essere intimi con noi perchè temiamo di essere feriti.
Se siamo offesi o aggrediti, anche solo verbalmente, ci irrigidiamo, rispondiamo per le rime, pretendiamo rispetto.
Tutto questo è il risultato dell’inganno del nostro sentirci separati gli uni dagli altri e del nostro credere di poter essere diminuiti o feriti dagli altri.
E questo perchè proveniamo dall’evoluzione animale, dalla legge del ” mangi o sei mangiato” che portiamo inscritta nel nostro dna. Ma se invece crediamo fermamente di non essere separati dagli altri e che ognuno è un altro me stesso che può arricchirmi con le sue prerogative, se ci fidiamo e ci abbandoniamo con fiducia all’energia di amore dell’Universo ( che opera continuamente sotto i nostri occhi ) iniziamo a essere noi stessi quello che vorremmo fossero gli altri verso di noi. E offrendo amore e benevolenza otterremo in cambio lo stesso nella maggior parte dei casi.
Quando invece incontriamo qualcuno che ancora non ha compreso questa verità e ci aggredisce e offende, è evidente che l’unica strada per cambiarlo e rendere minimo il propagarsi del male è proprio non reagire o reagire dando amore in risposta all’odio.
Come ricaduta nel concreto un atteggiamento simile renderà il potere del denaro, il bisogno di successo personale, l’ambizione di essere ammirati dagli altri, la sete di dominio sugli altri, assolutamente inutili e insensati.
Allora diventerà facile e normale condividere il sapere, le scoperte, la ricerca, la tecnologia all’avanguardia.
Sono fermamente convinta che esistano già qui e ora le risorse materiali, energetiche, intellettuali e creative per far stare bene tutti gli esseri del pianeta.
Se solo non fossero monopolizzate e strumentalizzate da pochi per pochi in nome del dio denaro.
Pensa solo un momento a che salto evolutivo, a che progresso impensabile deriverà dal mettere a fattore comune le risorse intellettuali, creative, materiali, energetiche, produttive!
Ma occorre da subito che il fine ultimo di ogni sforzo umano sia il benessere condiviso, e la strada è essere noi stessi qui e ora ciò che vorremmo fossero gli altri con noi.