Ovviamente, non bisogna sottovalutare la pandemia causata dalla mutazione del coronavirus, originatasi dalla città cinese di Wuhan. Occorre monitorare costantemente la situazione e intraprendere ogni misura opportuna per circoscrivere il contagio (mentre scrivo, in Italia sono due i casi accertati).
Però, a tutte quelle persone allarmate che stanno assaltando le farmacie accaparrandosi le mascherine per difendersi dal ‘virus killer’ e magari ostracizzano gli orientali additandoli a pericolosi untori, vorrei proporre qualche piccolo dato relativo al nostro paese su cui riflettere, giusto per elaborare una gerarchia di rischi e priorità, riportando nelle giuste proporzioni la minaccia portata dal coronavirus rispetto a quella legata ad altri fenomeni.
Morti premature attribuibili nel 2012 all’esposizione a particolato sottile PM 2.5: 59.500 (fonte)
Morti premature attribuibili nel 2012 all’esposizione a particolato sottile O3: 3.300 (fonte)
Morti premature attribuibili nel 2012 all’esposizione a particolato sottile NO2: 21.600 (fonte)
93.000 morti all’anno attribuibili al fumo di tabacco (fonte)
Circa 57.000 decessi annui (1.000 alla settimana, 1 ogni dieci minuti) a causa di complicazioni legate all’obesità (fonte)
809 casi gravi che hanno richiesto terapia intensiva e causato 198 morti dovuti a influenza stagionale tra ottobre 2018 e aprile 2019 (fonte)
3 morti al giorni sul posto di lavoro (fonte)
334 vittime di droga nel 2018 (fonte)
9 morti al giorno per incidente stradale (fonte)
Immagine in evidenza: coronavirus (fonte: Wikipedia)