L’unico modo che abbiamo per reagire alle crisi che già ora avvertiamo e che in futuro non potranno che acuirsi, è quello di trovare una soluzione non convenzionale, ovvero completamente al di fuori degli schemi e del modo di agire del dogma economico. La soluzione, infatti, non potrà mai giungere dall’economia, perché l’economia non potrà mai mettere in discussione se stessa e i propri valori. Si può anche pensare di abolire il capitalismo, sostituendo i burocrati agli imprenditori, ma se l’obiettivo rimane quello di aumentare la produzione e il consumo di beni materiali, se l’uomo rimarrà comunque schiavo del lavoro produttivo, se avrà sacrificato la propria creatività, le proprie emozioni e la propria umanità all’aumento senza fine della produzione materiale, allora nella sostanza tutto sarà rimasto come prima. Questa soluzione non convenzionale significa trovare il modo di uscire completamente dal paradigma dell’economia e abbandonarne i valori, perché quei valori ci stanno portando dritti verso il collasso. Ma una volta abbandonati i valori economici, dovremo però essere in grado di trovarne di nuovi, il cui minimo comune denominatore sarà la compatibilità con l’ambiente naturale. La storia ci dimostra che ogni volta che i valori di una società non sono stati conformi alla natura e all’equilibrio naturale (siano anche la religione e la cultura degli abitanti dell’Isola di Pasqua, che imponeva loro la costruzione di imponenti statue di pietra in un ambiente così piccolo e fragile), abbiamo assistito all’inesorabile crollo di quella società.
Articolo tratto da “Verso la fine dell’economia: apice e collasso del consumismo”, dello stesso autore.
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L’unico periodo in cui sono riuscita a starmene in una dimensione parallela non alienata dal lavoro sono stati gli anni dell’università….ora faccio l’operaia generica per 300 euro al mese e mangio schifezze che mi rendono grassa come un’americana media…..
Ottimo articolo. L’economia sta per finire. La Terra deve difendersi dal suo male: la crescita.Temo che non sarà un passaggio indolore: sarà la fine di una forma di pensiero, scambiata per una fine del mondo. Non ci resta che prepararci spiritualmente, poi salire sul ponte del Titanic a goderci lo spettacolo. Qualcuno si è salvato, magari dopo un bagno nelle acque dell’Atlantico.