Ogni volta che affronto il tema dell’autosufficienza, l’interlocutore mi scaglia invariabilmente addosso i suoi dubbi ancestrali: “ma andrai in miniera a procurarti il ferro ? e la carne ed il latte ? non vorrai mica passare tutto il tuo tempo a tesserti le lenzuola ? o a tagliare la legna per la fucina in cui fonderai e pesterai il ferro per farti le pentole ? “; hmmm… “e se poi ti viene la febbre, ti rompi una gamba o ti serve una TAC al cervello perche` hai sbattuto la testa sciando ?, eh, allora cosa fai ?” mi chiede il poverino.
Insomma, tutti mi dicono: “ma tu vuoi tornare all’eta` della pietra, ben che vada al medioevo! io non ci sto.”
E allora, a seconda della pazienza e dell’amicizia che mi lega alla persona con cui sto parlando, ricomincio il discorso dall’inizio: “autosufficienza non vuol dire che vengo scaraventato nella giungla e devo ricostruire la civilta` del 2000 da solo…”
Come spiegato da un recente articolo su questo sito, l’individuo autosufficiente non e` isolato e solitario nel deserto. Invece e` consapevole di tutte le sue capacita` e della sua posizione ed individualita` nell’assieme di tutte le cose che lo circondano.
E aggiungo… avendo acquisito piena consapevolezza e capacita` di fare, esso puo` scambiare alla pari (cioe` senza farsi fregare) con i suoi simili e puo` contare su di loro perche` nessuno e` tenuto in condizioni di inferiorita`.
Scambiando alla pari, l’individuo autosufficiente sa che la soddisfazione del suo lavoro viene dal piacere di farlo e non dall’ostentazione di cio` che possiede.
In tale liberta` di pensiero e di azione si esprime il livello piu` alto dell’autosufficienza: la potenziale capacita` di fare ogni cosa, non l’obbligo a doverla fare ma la virtu` di sciegliere ogni giorno che cosa fare per scambiare cio` che si fa con l’ambiente e con gli altri.
Segue immediato il corollario: scambiando alla pari anche con l’ambiente, solo attivita` completamente rinnovabili sono lecite e percio` l’impatto ambientale dell’individuo autosufficiente e` perfettamente bilanciato, cioe` e` nullo nell’arco della sua vita; tanto prende e tanto da`.
Cosi` facendo, l’individuo autosufficiente ha coltivato lo spirito all’interno del suo corpo in armonia con la via seguita da tutte le cose.
Lo diceva gia` Lao Tzu, fondatore del TAO, oltre 2500 anni fa.
Questo breve trattato ha riassunto i principi del gruppo Eotopia (www.eotopia.org), il quale sta cercando di mettere in pratica l’economia del dono, costruendo un eco-villaggio preferibilmente in Italia.
Grazie Dott. Manzoni per la diffusione della teoria sull’autosufficienza !
Ogni ben Giulio, gigi
Caro Gigi, fa piacere ritrovarsi sulla Decrescita !