Uno dei primi atti di tipo capitalistico avvenne alla fine del XVIII secolo nell’Inghilterra elisabettiana con le recinzioni delle terre comuni. Le recinzioni comportavano che la terra tradizionalmente a disposizione di tutti, dove i contadini poveri potevano costruire le loro capanne, far pascolare il bestiame e coltivare qualche ortaggio veniva presa da grossi proprietari terrieri e adibita esclusivamente al pascolo di greggi utili all’industria della lana. Le recinzioni furono approvate dal parlamento e accompagnate dal pagamento di piccole somme di denaro come indennizzo ai contadini espropriati. Il prezzo pagato da quest’ultimi fu però terribile. Centocinquanta anni dopo i poveri vagabondi, come si chiamavano allora i contadini sradicati, erano ancora lo scandalo della nazione. In questa vicenda vediamo all’opera la mentalità capitalistica. Una nazione adotta delle leggi che gettano sul lastrico milioni di persone solo per favorire l’industria della lana che allora era l’attività trainante dell’intera economia inglese. Oggi le cose non sono cambiate. Qualsiasi azienda non esiterebbe ad usare una sostanza, anche se nociva, se questa rendesse il prodotto più appetibile. In America l’industria delle armi impedisce l’approvazione di una legge che limiti il possesso delle armi da fuoco. In sostanza la società capitalistica, dovrebbe essere oramai chiaro a tutti, non fa gli interessi delle persone ma delle imprese economiche, e quindi di quelle poche famiglie che sono ai vertici dell’economia. La vita di noi tutti è manovrata da poche persone e ha come unico scopo quello di aumentare le loro stratosferiche e stra-noiose ricchezze.
Il fulcro del sistema capitalistico rimane però il consumo che è una attività in mano alle persone e quindi un arma a loro disposizione per scardinare il sistema. Fino ad ora, grazie alla martellante attività persuasiva dei i mass-media gli interessati (coloro che traggono giovamento dal sistema capitalistico che non solo solo i capitalisti) sono riusciti a tenere alta la richiesta di beni di consumo e quindi ad alimentare la spirale produttiva. Si è creata una vera e propria cultura consumistica e tutti noi siamo arrivati a condividere questo mondo patinato che pubblicità, sponsor, sport, cinema, star-system, televisione, ecc ecc propinano senza sosta.
Adottando uno stile di vita razionale abbiamo la possibilità di riprenderci la nostra libertà, avere più tempo per noi e per i nostri cari e nello stesso tempo infliggere un colpo mortale al sistema capitalistico.
Con acquisti no logo possiamo liberarci di tutto il mondo pubblicitario che grava come un parassita sul prezzo dei beni, evitando il cinema e la tv a pagamento possiamo liberarci di attori hollywoodiani e calciatori milionari che con i loro guadagni “schiaffeggiano in continuazione” la dignità umana (CRISTIANO RONALDO guadagna 32 euro al minuto!!).
Siamo esseri umani e non animali da consumo! Cominciamo ad agire come tali!
P.S. FILM CONSIGLIATO: MATRIX. (solo il 1°)
bellisiimo articolo, chiaro diretto e breve
smettere di consumare e smettere di lavorare
http://davideragozzini.blogspot.it/p/smettere-questo-tempo-e-il-tempo-che.html
…e vivere un pò la vita da “uomini”
dove posso acquistare prodotti no logo?
…prodotti no logo si acquistano in tutti in discount. Acquisti con la sicurezza di pagare il prodotto per quanto vale senza nessun costo aggiuntivo dovuto alla pubblicità
Ottimo ma … non basta!
Propongo… “Amministrazioni Pubbliche NO LOGO” e… “PARLAMENTO NO LOGO” ! 😉
Bravo Diego, piano piano “cresciamo”….