Il gruppo Decrescita Felice Social Network ha maturato l’intenzione si sostenere la campagna politica e di civismo “CAMBIARE SI PUÒ”, i cui promotori e primi firmatari sono Paul Ginsborg, Ugo Mattei, Marco Revelli, Guido Viale, Luciano Gallino, nonché esponenti di NOTAV e RETE@SINISTRA. La necessità di cambiamento è stata più volte sostenuta negli interventi dei nostri autori, ma l’impegno intellettuale rimarrebbe mera testimonianza privata se non sfociasse in un impegno concreto, tangibile, manifestabile. Per queste ragioni invitiamo tutti i nostri lettori e simpatizzanti ad aderire all’appello CAMBIARE SI PUÒ.
I nodi radicali del progetto sono:
- 1Si rompe con il modello novecentesco del partito, introducendo nuove regole e pratiche: trasparenza non segretezza, semplicità non burocrazia, potere distribuito non accentrato, servizio non carrierismo, eguaglianza di genere non enclave maschili, direzione e coordinamento collettivo e a rotazione, non di singoli individui carismatici.
- Si rompe con questo modello neo liberista europeo che vuole privatizzare a tutti i costi, che non ha alcuna cultura dell’eguaglianza, che minaccia a morte lo stato sociale, la dignità e sicurezza del lavoro. Si insiste invece sulla centralità dei beni comuni, la loro inalienabilità, la loro gestione democratica e partecipata.
- Si rompe con la visione ristretta della politica, tutta concentrata sul parlamento e i partiti. Si lavora invece per un nuovo spazio pubblico allargato, dove la democrazia rappresentativa e quella partecipata lavorano insieme, dove la società civile e i bisogni dei cittadini sono accolti e rispettati.
- Si riconosce l’importanza della sfera dei comportamenti e delle passioni, rompendo con le pratiche mai esplicitate ma sempre perseguite dal ceto politico attuale: la furbizia, la rivalità, la voglia di sopraffare, il mirare all’interesse personale. Al loro posto mettiamo l’inclusività, l’empatia, la mitezza coniugata con la fermezza.
Link di riferimento per conoscere ed aderire:
Sono un web debeloper di talento ex collaboratore tecnico di ricerca mai più nè chiamato nè confermato stabilmente in un ente di ricerca pubblico disoccupato involontario. Ho aderito alla nascita del nuovo soggetto cambiare si può sin dal primo articolo ispiratore su MicroMega del sociologo del lavoro L. Gallino: http://temi.repubblica.it/micromega-online/ecco-come-creare-lavoro/ che rappresenta in fondo l’anima dell’iniziativa ed il motivo per il quale ho aderito. Tra i promotori nel sito ufficiale risulta infatti primo. Mi domando come mai lentamente ci si stia spostando su altri soggetti che pongono priorità diverse da quelle di Gallino; lo si nota anche dall’articolo di questo sito e dal fatto che non si accenna a nessuna forma di partecipazione del sociologo all’incontro fondativo di sabato 1 dicembre 2012?
l’appello e le forze che lo influenzano sono davvero molteplici, non sono dal mondo dell’università, ma anche da quello del “girotondismo”, delle fabbriche e dell’arte! non penso che l’ordine di scrittura definisca un ordine di priorità nei contenuti. I punti programmatici sono 25 e oggi all’assemblea nazionale decideranno lo statuto (definitivo?) del “quarto polo”. Aggiungo un altro commento personale: ben venga un po’ di “spersonalizzazione” e “molteplicità”!
E ben venga il tempo in cui si premieranno – generosamente – i meriti e verranno puniti – giustamente – i demeriti, specialmente ora che, a seguito di un falso ed ipocrita buonismo di facciata, ci sono sempre coloro che si arrogano meriti non loro, e cercano di contrario di “spalmare” le conseguenze delle loro macanze e malefatte sulla comunità…