Il vento della pubblicità

Bisogna sostenere i consumi!

2
3086

Da molto tempo ho pensato che le previsioni del tempo fatte da molti “operatori privati” siano ”molto caricate”. Intendo dire che penso siano molto sovrastimate, sia in senso negativo che positivo. Ho sempre pensato che ci fosse una motivazione molto specifica per questo fenomeno: ho pensato che servisse a tenere desta l’attenzione delle persone in modo che consultassero sempre più le previsioni …e che così vedessero sempre più i banner pubblicitari contenuti nelle pagine web consultate.
Venerdì 16 e sabato 17 febbraio sento la previsione che a metà della successiva settimana (quindi verso il 21/22 febbraio) l’Italia sarebbe stata interessata da una ondata di aria fredda proveniente dalla Siberia. Si dice che la temperatura si sarebbe abbassata di 10 gradi rispetto alle medie del periodo. Giornalisticamente questa corrente di aria fredda viene denominata “burian”. Questo è un termine giornalistico e ovviamente è molto approssimativo (tra l’altro il buran [è questo il termine esatto] proviene dalle steppe del bassopiano sarmatico, che è a ovest degli Urali, e non dalle steppe della Siberia, che è a est degli Urali): in ogni caso per una maggiore informazione si veda al seguente link https://it.wikipedia.org/wiki/Buran_(vento) )
Decido di tenere sotto controllo questa previsione per vedere se sarebbe stata rispettata o meno.
A metà della settimana indicata, cioè mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio, non succede niente: le temperature sono identiche a quelle dei giorni precedenti.
I servizi giornalistici che parlano delle previsioni del tempo si infittiscono sempre più!
Le previsioni del tempo pospongono di alcuni giorni l’arrivo della perturbazione proveniente dalla Siberia: si indicano sabato 24 e domenica 25.
Ma l’ondata di aria fredda non sembra volere arrivare: la nuova previsione parla dell’arrivo per domenica 25 con un picco del freddo per lunedì 26.


Foto 1 La strumentazione tecnica che, insieme a “spostamenti di masse di aria fredda e altri fenomeni”, ha contribuito a fare arrivare il burian in Italia

Nel frattempo penso alla motivazione specifica che porta a caricare questa informazione oltre ogni misura!
Lunedì 26 febbraio appena mi alzo guardo dalla finestra nella strada sottostante: quando la notte fa molto freddo si forma un leggero strato di ghiaccio sui cristalli e sulla carrozzeria delle autovetture. Non vedo niente di tutto ciò. Controllo il termometro che ho sulla terrazza: misura -1 ma evidentemente non è bastato per creare una patina di ghiaccio sulle autovetture. Quest’anno non ha fatto molto freddo e questo fenomeno è successo non più di 2-3 volte (almeno nella zona di Bologna dove abito).
Verso mezzogiorno ascolto un programma radiofonico che prende in giro le previsioni fatte e ciò viene confermato dai radioascoltatori che intervengono nel programma.
Nel primo pomeriggio un altro programma radiofonico tratta del tema. Viene intervistato un “operatore“ del distretto ceramico di Sassuolo: dice che molte aziende si sono attenute alle comunicazioni date e non hanno fatto uscire gli autocarri pieni di piastrelle e pronte per intraprendere il viaggio per andarle a consegnare; dice pure che molte aziende metalmeccaniche della zona hanno trovato difficoltà nella produzione per mancanza di forniture dei materiali necessari alla produzione stessa. Questo operatore dice che le strade sono tutte asciutte e che la giornata è soleggiata.
Nel frattempo l’aria fredda siberiana investe sempre più l’Italia. La mattina presto di martedì 27 febbraio, giorno in cui si sarebbe toccato il picco del freddo, guardo il termometro e la temperatura misura -2 (un grado in meno del giorno prima). La giornata trascorre tranquilla: per ampi tratti è soleggiata e ogni tanto compare un po’ di muvolaglia scura e per qualche minuto è venuta giù un po’ di neve.
Questa situazione mi ha fatto venire in mente un polemica di alcuni anni fa di Luca Zaia, governatore del Veneto, contro le previsioni meteorologiche fatte sul Veneto da parte di molti siti web. Il governatore del Veneto li accusava di fare previsioni sbagliate, danneggiando e in questo modo il turismo. Il governatore continuava invitando questi siti web a non fare previsioni meteorologiche sul Veneto, di oscurarlo, e invitando nel contempo i turisti e gli operatori turistici a servirsi solamente delle previsioni meteorologiche dell’ARPAV (Agenzia regionale prevenzione e ambiente del Veneto). Il governatore inoltre ha minacciato questi siti web di ricorrere alle vie legali per chiedere un risarcimento per i danni apportati all’economia del Veneto dalle loro previsioni sbagliate.

In una democrazia è importante che siano libere la stampa e altre forme di comunicazione.
Ma sono libere questi mass media? Sono liberi i giornalisti?
Penso che si possa parlare di sistema informativo-pubblicitario e che i giornalisti siano anche supporter pubblicitari. Cercano anche di riempire gli spazi fra un blocco pubblicitario e l’altro (il riferimento in questo caso è alla informazione televisiva): costi quel che costi!


Foto 2 Sullo sfondo di questa immagine (che si riferisce alla conferenza stampa di un allenatore di una squadra di calcio) si possono notare le cause che perturbano l’informazione

Faccio l’ipotesi che, all’interno di un sistema informativo-pubblicitario che cerca sempre informazioni anche per supportare la pubblicità, l’enorme importanza che è stata data all’aria fredda che sarebbe arrivata dalla Siberia è servita a riempire lo spazio vuoto che si sarebbe creato in seguito alla mancanza dei sondaggi elettorali e della molteplice e variegata informazione a essi connessa. Infatti dalla mezzanotte del 16 febbraio (quindici giorni prima delle lezioni del 04 marzo) non è stato più possibile pubblicare i sondaggi elettorali. Ovviamente questo non vuole dire che le informazioni date siano create apposta o che siano false (anche se alle volte succede anche questo: si veda per esempio questo mio articolo al link http://www.decrescita.com/news/webbluff/?doing_wp_cron=1519746910.0149629116058349609375 ) ma che l’informazione quanto meno sia “perturbata” dalla pubblicità.
Che bello sarebbe per il sistema informativo-pubblicitario se questa ondata di aria fredda continuasse fino a sabato 3 marzo perché il giorno dopo ci sarebbero le elezioni, alla fine delle elezioni ci sarebbero gli exit poll, le proiezioni, poi i commenti sui risultati, ecc., ecc.
Probabilmente nel periodo successivo ci sarà finalmente un po’ di sereno. La situazione politica invece penso che sarà buia: ma questo è un altro discorso!

CONDIVIDI
Articolo precedenteLa voce del Creato
Articolo successivoTornerà il tempo delle cattedrali?
Sono nato in Lucania nel lontano 1951 e abito a Bologna da circa trent’anni. Ho sempre avuto interesse, da più punti di vista, verso i “destini” (sempre più dialetticamente interconnessi) dell’umanità: da quello dei valori culturali che riempiano l’esistenza a quello delle condizioni materiali di vita (dall’esaurimento delle risorse naturali ai cambiamenti climatici, ecc.). Ho visto nel valore della “decrescita” un punto di partenza per dare un contributo alla soluzione dei gravi problemi che l’umanità ha di fronte.

2 Commenti

  1. Per il 20 marzo arriverà Burian 2: monitorerò questa notizia per vedere quanto sia attendibile

    Previsioni del 06-03 su “siViaggia” contenuto sul sito di Libero

    Meteo: Italia soffocata dal gelo per giorni. Cosa sta per accadere
    Insieme al gelo portato da Burian 2 arriverà quasi sicuramente anche la neve in pianura.

    I meteorologi parlano chiaro: sono attesi ancora tanti giorni di pioggia su moltissime regioni d’Italia. Ma non è tutto. Tornerà anche il gelo. Gli esperti hanno definito la nuove perturbazione di aria siberiana in arrivo sulla nostra penisola ‘Burian 2 la vendetta‘.
    Dopo la prima ondata di gelo portata da Burian, si è aperta una “Porta atlantica” che sta favorendo l’arrivo di numerose perturbazioni.
    Sono le regioni centrali e meridionali a essere maggiormente colpite dalle forti piogge, come la Sardegna e la Campania, ma anche il Nord non è da meno.
    Tantissima pioggia è prevista fino a metà settimana, poi ci sarà una brevissima pausa grazie all’aumento della pressione, ma entro il weekend una nuova e più intensa perturbazione colpirà le regioni settentrionali e la Toscana.
    L’arrivo della nuova ondata siberiana è previsto in concomitanza con l’equinozio di primavera, intorno al 20 marzo. Come è accaduto con Burian 1, insieme al gelo arriverà quasi sicuramente anche la neve in pianura.
    Neve che nei prossimi giorni scenderà principalmente sull’arco alpino, oltre gli 800 metri, e intorno ai 700 metri sulla dorsale romagnola.
    Sono gli effetti del più potente riscaldamento della stratosfera degli ultimi 30 anni, quello chiamato in termini tecnici Strat Warming.
    Lo Strat Warming, secondo gli esperti, condizionerà il tempo per i prossimi mesi. Il gelo e le nevicate eccezionali che hanno sconvolto il clima in Europa, infatti, non sarebbero ancora finiti in quanto il vortice polare non si è ancora ricomposto e la stratosfera si mantiene su valori elevati, tali da causare altre incursioni artiche dirette verso il Mediterraneo anche a primavera.

  2. A proposito dei motivi che spingono molti siti meteorologici a dire bufale sulle previsioni del tempo si veda
    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/spunta-lalbo-dei-meteorologi-basta-bufale-sul-maltempo-1505917.html , di cui sotto si riporta uno stralcio. (è proprio ciò che questo articolo ha ipotizzato!)

    Di fake-news sul tempo si occupa anche il sito Meteo.it. “La raffica di meteo-bufale acchiappa-click continua inesorabile. Pur di guadagnare di più, infatti, alcuni siti hanno deciso deliberatamente di diffondere informazioni catastrofiste, spesso discordanti tra loro, rispetto ad eventi meteo futuri o a previsioni stagionali basate su lontane ipotesi. È con questi trucchetti che qualcuno gioca sulla fiducia delle persone sparando fake news e sperando che una di queste, alla fine, si avveri. É impossibile realizzare con così tanto anticipo una previsione meteorologica affidabile per l’estate. Per questo motivo lanciare l’allarme su estati fredde o caldissime sulla base di linee di tendenza spesso altalenanti e che, ancora oggi, risentono di una scarsa affidabilità, significa sparare l’ennesima meteo-bufala solo per far colpo sul malcapitato lettore. Nulla di più e nulla di meno. Chi lancia scenari allarmistici fa solo speculazioni e diffonde cattiva informazione al solo scopo di aumentare il proprio fatturato alle spalle dei lettori e a danno di chi si occupa di Meteorologia professionalmente”.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.