Da qualche anno, Renato Bottiglia e Marzia Pacella gestiscono il gruppo Facebook No Pesticidi, una realtà impegnata nella divulgazione di contenuti in difesa della salute e dell’ambiente dalle pericolose esternalità agroindustriali, nonché attiva nella promozione del biologico e di altre forme di agricoltura non nocive per gli ecosistemi. Oltre a condividere informazioni, il gruppo si è segnalato per una petizione contro l’impiego di pesticidi che ha raccolto circa 25.000 firme; a oggi conta più di sessantamila iscritti, numeri ragguardevoli per chi affronta tematiche che – triste ammetterlo ma è così – hanno un carattere pressoché di nicchia. Come DFSN, abbiamo spesso condiviso sulla loro bacheca i nostri articoli attinenti al mondo agricolo, trovando sempre la massima disponibilità e apertura.
A luce di tutto ciò, dispiace non poco dover leggere in data 16 febbraio il seguente post, scritto da Renato Bottiglia:
Che cosa aveva mai combinato per meritare tanto accanimento nei suoi confronti fino a spingerlo addirittura a un possibile abbandono della realtà che ha contribuito a fondare?
La risposta si trova in un altro post:
Ogni commento è superfluo.
Sia per la stima verso Renato, sia perché è capitato anche a noi di essere coinvolti in analoghe polemiche insulse e strumentali, ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra solidarietà. E non possiamo non rimarcare quanto già auspicato in precedenza, ossia la speranza che, almeno chi crede in un utilizzo impegnato dei social network, sappia elevarsi rispetto ai comportamenti superficiali, intolleranti e insofferenti della media degli utenti. Da parte nostra, per dimostrare la nostra volontà di superare la banalità della ‘cultura del like’, abbiamo cercato una forma di sostegno un pochino più concreta.
P.S.: è implicito l’invito a Renato e Marzia, qualora ne avessero mai voglia, a scrivere contenuti su DFSN.
(Igor Giussani)