Su questo documentario ho da fare alcune considerazioni.
E’ sicuramente un documentario ben fatto e dice cose su cui si può solamente essere d’accordo. E’ un documentario anche bello (ho notato però che le riprese erano tutte fatte dall’alto e da una certa distanza).
Il documentario inizia in questo modo.
“Questo documento è stato realizzato col contributo di 88.000 occupati del PPR Group
Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Bottega Veneta, Puma…” (seguono tutte le altre aziende del gruppo).
La considerazione che faccio è che le aziende della moda e del lusso si sono impossessate anche di queste esigenze dei loro consumatori. Queste esigenze sono però solamente esigenze intellettuali, la realtà non viene toccata.
Penso che (utilizzo un detto del mio paese) fino a quando non ci arriverà l’acqua addosso non ci daremo una mossa. A quel punto cambierà tutto: dalle idee che avremo in testa al comportamento quotidiano.
Quanto detto non vuole togliere vigore a quanto viene detto sull’esaurimento delle risorse e sul cambiamento climatico (come essere in disaccordo su ciò che di serio viene detto su questi fenomeni!?). Forse bisogna fare ulteriori discorsi oltre quelli che sono già stati fatti…forse bisognerà solamente aspettare…forse…
Cordiali saluti a tutti gli amici del blog.
Armando
Su questo documentario ho da fare alcune considerazioni.
E’ sicuramente un documentario ben fatto e dice cose su cui si può solamente essere d’accordo. E’ un documentario anche bello (ho notato però che le riprese erano tutte fatte dall’alto e da una certa distanza).
Il documentario inizia in questo modo.
“Questo documento è stato realizzato col contributo di 88.000 occupati del PPR Group
Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Bottega Veneta, Puma…” (seguono tutte le altre aziende del gruppo).
La considerazione che faccio è che le aziende della moda e del lusso si sono impossessate anche di queste esigenze dei loro consumatori. Queste esigenze sono però solamente esigenze intellettuali, la realtà non viene toccata.
Penso che (utilizzo un detto del mio paese) fino a quando non ci arriverà l’acqua addosso non ci daremo una mossa. A quel punto cambierà tutto: dalle idee che avremo in testa al comportamento quotidiano.
Quanto detto non vuole togliere vigore a quanto viene detto sull’esaurimento delle risorse e sul cambiamento climatico (come essere in disaccordo su ciò che di serio viene detto su questi fenomeni!?). Forse bisogna fare ulteriori discorsi oltre quelli che sono già stati fatti…forse bisognerà solamente aspettare…forse…
Cordiali saluti a tutti gli amici del blog.
Armando