Sulle civiltà, una storiella

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Il signor Occidente era da tempo affamato e sperso, e aveva in tasca soltanto poche monete. A un certo punto del suo vagare si imbatté finalmente in un bellissimo ristorante: posto meraviglioso dove l’azzurro fa spazio al verde e ad altre infinite tonalità di colore. Una simpatica insegna all’ingresso diceva: “Ristorante Madre Terra”.

Entrando nel locale fu subito colpito dalla sua grandezza, e soprattutto dalla presenza di enormi tavoli per la maggior parte vuoti. Si sistemò nella zona centrale dove non c’era nessuno e cominciò a chiamare il cameriere a gran voce, ma nessuno rispondeva. Chiamò ancora, e ancora nessuna risposta.

La signora Africa che le sedeva di fronte a non molta distanza, alzò lo sguardo verso di lui e con voce pacata gli disse: “Non ci sono camerieri in questo ristorante. Tutto il necessario è disposto su quel tavolo laggiù basta andare là con il piatto e scegliere cosa prendere”.

“Con questo piattino qui?” chiese il signor Occidente, prendendo in mano il piccolo piatto che aveva davanti e osservandolo perplesso.

“Le dimensione del piatto sono quelle giuste, riempiendolo ci sarà abbastanza per tutti, anche per i giorni successivi”

“E quanto costa?”

“Il cibo e l’acqua che trova su quel tavolo sono offerti dalla cuoca, la signora Natura. Non occorre pagare”

“Ah, davvero?! Bene, non lo sapevo … Purtroppo, ho un brutto dolore alla gamba, non le dispiacerebbe andare lei a prendermi qualcosa?”

La signora Africa lo guardò con diffidenza, poi sorrise, prese il piatto dalle mani del signore e si recò al banco a fare rifornimenti per lui.

Nel frattempo però il signor Occidente, con la scaltrezza di un felino, si avvicinò al tavolo della signora Africa e allungando il braccio e la forchetta iniziò a mangiare le sue pietanze. Ad ogni boccone si guardava attorno per vedere se qualcuno lo stesse notando. Alla sua destra, a distanza ragguardevole, sedeva un signore dall’aspetto originale, molto colorito e totalmente sconosciuto, che giocherellava con il suo tovagliolo, mentre dall’altra parte c’era il signor Oriente che ad occhi chiusi restava immobile, come se dormisse, e più lontano ancora un uomo senza nome e dagli usi particolari, del tutto isolato da tutto e da tutti.

Il signor Occidente mangiò quello che era di suo gradimento e lasciò quel tanto che bastava per non farsi scoprire dalla signora Africa che intanto sopraggiungeva. E andò avanti così a lungo. Tutti i giorni la signora Africa andava a fare rifornimenti per entrambi e il signor Occidente mangiava per entrambi, senza mai muoversi, ingrassando sempre più.

Un bel giorno il signor Occidente stanco di mangiare sempre le stesse pietanze e di dover aspettare tanto tempo e di avere sempre portate per lui così misere, andò in cucina a protestare urlando contro la cuoca che in quel ristorante si mangiava poco, freddo e sempre uguale. Sgridò così forte la signora Natura che questa si piegò alla sua volontà.

“Mi dica che cosa vuole e io lo farò per lei signor Occidente? Basta che smetta di urlare, la prego”

“Io esigo due cameriere al mio servizio esclusivo”

“Capisco, signore. Ma non saprei come pagarle. Finora il nostro servizio di cucina è totalmente gratuito, ma con due cameriere non saprei come mantenere l’attività”

“Lei non si preoccupi di questo, ai soldi ci penso io. Le pagherò io il dovuto quando sarà il momento”

“Bene, se lei mi dà la sua parola io assumerò due cameriere solo per lei, signore”

Dal giorno seguente il signor Occidente fu servito e riverito da due nuove cameriere che si chiamavano Scienza e Tecnologia. Le pietanze arrivavano adesso più velocemente e su grandi vassoi di argento, ma soltanto il signor Occidente usufruiva del servizio.

Col passare dei giorni però il cibo cominciò a scarseggiare per gli altri clienti, perché il signor Occidente mangiava di più e sempre più in fretta, e ingrassava e più ingrassava e più voleva mangiare. Ci fu sempre meno cibo disponibile per gli altri, fino a che un giorno il signore sconosciuto alla sua destra morì per denutrizione, così anche il signore isolato e lontano. D’altra parte il signor Occidente non si lasciò rattristare dai lutti, tutt’altro, pensò bene di rimpiazzare i due clienti con le sue due figlie affamate: America e Australia.

Così Scienza e Tecnologia dovevano adesso servire anche le due figlie e cominciarono a lavorare più duramente. Ma i ritmi richiesti e l’avidità dei clienti era per loro insostenibile. Dovevano lavorare tantissime ore e non avevano tempo per riposare e rilassarsi. Dopo pochi giorni si lamentarono della loro situazione con la signora Natura, proprietaria del locale.

“Io non posso fare altro, più che dare le mie pietanze gratuitamente. Parlatene con il signor Occidente è lui che vi ha fatto assumere, lui deve risolvere questa situazione”

Così le due cameriere si rivolsero al signor Occidente.

“Ci penso io” disse il signor Occidente “non permetterò che manchi del cibo sul mio piatto e tanto meno su quello delle mie giovani figlie. Se voi non ce la fate a lavorare sostenendo questi ritmi, assumerete una sostanza energizzante che vi darà la forza per lavorare più duramente di quello che siete solite fare”

“E dove la troviamo questa sostanza?”

“Ce l’ha la signora Natura. La tiene nascosta in cucina. Chiedete a lei, e fatevela dare, con la forza se necessario”

Così le due cameriere tornarono dalla signora Natura e chiesero di questa sostanza segreta.

“Intendete dire il Petrolio forse?” rispose la signora Natura con apprensione “sapete che è una sostanza pericolosa che va usata con cautela, solo quando ce n’è veramente bisogno?”

“No, non lo sappiamo. Non ci interessa. Quello che ci interessa è averne un po’ subito, altrimenti moriremo dalla stanchezza o perderemo il posto di lavoro”

“Io ve la posso dare un po’, ma dovete conoscerne gli effetti sulla vostra salute e sapere che è facile che vi crei assuefazione, dalla quale è poi molto difficile liberarsi”

“Daccela e basta. Non ci interessano queste tue considerazioni, sono del tutto irrilevanti adesso” dissero in coro Scienza e Tecnologia “Daccela, dove la tieni?”

“Ce l’ho qui nel cassetto, ecco” disse Natura porgendo la scatola con le pillole di Petrolio.

“Grazie” dissero le cameriere afferrando con forza la scatola e strappandola di mano alla signora Natura.

Da quel giorno Scienza e Tecnologia furono sempre più efficienti e accrebbero le loro capacità in modo esponenziale. Riuscivano a portare enormi vassoi, riuscivano a farlo sempre più velocemente. Si stancavano poco, pochissimo, non avevano bisogno né di mangiare né di dormire. Anche se cominciavano a invecchiare, a perdere i capelli e la loro fine bellezza.

Intanto le figlie di Occidente erano cresciute e avevano anche loro a sua volta dei figli che andavano ad occupare sempre più posti nei vari tavoli più o meno disponibili in tutto il ristorante, a volte anche usando la forza.

Ne frattempo il signor Oriente non riusciva più a continuare la sua vita come prima, a mangiarsi il suo pasto in tranquillità e a farsi il suo riposino in santa pace. Notò ben presto che le cose attorno a lui erano cambiate radicalmente e ne dedusse che pure lui, se voleva sopravvivere, doveva cambiare strategia. Allora pensò bene di andare dalla cuoca Natura a protestare energicamente.

“Il signor Occidente ha avuto fino ad ora il servizio delle cameriere tutto per lui. È ingrassato, ha fatto figli. Voglio anche io due cameriere tutte per me”

Allora Natura parlò con Scienza e Tecnologia e le convinse a servire d’ora in avanti anche il signor Oriente. Dal canto loro, Scienza e Tecnologia dovettero triplicare la dose di Petrolio che assumevano quotidianamente. Purtroppo però restavano poche pillole in loro possesso. Sapendo bene la ritrosia di Natura nel dare il suo Petrolio, Scienza e Tecnologia entrarono di notte furtivamente nella cucina e rubarono tutto il Petrolio che riuscirono a trovare nascosto nei cassetti.

Il giorno dopo, quando Natura se ne avvide si disperò, ma oramai sapeva che era troppo tardi per fermare Scienza e Tecnologia, e che probabilmente nessuno le avrebbe potute riportare alla ragione. Forse soltanto quando avrebbero esaurito completamente le pillole di Petrolio.

Da allora Occidente e Oriente ingrassarono e ingrassarono sempre di più. Il cibo che il ristorante offriva gratuitamente cominciava a scarseggiare e perciò ogni giorno era una dura lotta fino all’ultimo boccone.

Poi arrivò il giorno in cui Scienza e Tecnologia si resero conto di avere a disposizione l’ultima scatola di pillole e di non avere alternative per poter continuare a lavorare a quei ritmi. Perciò ne parlarono con il signor Occidente, colui che gli aveva suggerito l’uso del Petrolio.

“Non vi preoccupate. Troverò un modo per procurarvelo, in abbondanza e a buon prezzo”

Chiesero anche riguardo al loro stipendio, visto che si avvicinava la fine del mese.

“Non vi preoccupate, vi pagherò. Forse con un po’ di ritardo, ma vi pagherò”

In realtà, Occidente sapeva bene, benissimo, che non aveva altre alternative per procurarsi dell’altro Petrolio e che non aveva soldi a sufficienza per pagare gli stipendi di Scienza e Tecnologia. Quella notte, perciò, studiò un piano.

L’indomani, quando restava una sola pillola di Petrolio, un solo giorno alla fine del mese e l’atmosfera si era fatta instabile e tesa, Occidente andò da Oriente e cominciò ad accusarlo del suo comportamento.

“A te non aspettava il servizio delle cameriere eppure te ne sei servito a tuo piacimento, nonostante fossi io a pagare tutto”

“Da quanto mi risulta non hai pagato niente ancora, potremmo fare a metà?”

“Stai zitto!” gridò Occidente, infiammando una situazione già calda “Tu devi pagare tutti questi giorni che hai usufruito del servizio, anzi, visto il tuo comportamento subdolo devi pagare l’intero conto te, tutto e solo te!”

“Mai e poi mai” rispose Oriente con aria minacciosa.

Scienza e Tecnologia corsero ad avvertire Natura della situazione critica che si stava creando.

Natura era però alle prese con ben altro. Non aveva più cibo a sufficienza e non aveva più le forze per farlo crescere perché le pillole di Petrolio avevano contaminato l’intera cucina. Era disperata.

“Ve lo avevo detto di non usare il Petrolio, se non in piccole dosi, adesso è tutto rovinato. Ci vorranno giorni e giorni per risistemare tutto. E non so davvero se le cose potranno ritornare come erano”

“Natura, devi venire di là. Oriente e Occidente rischiano la rissa, devi intervenire tu” avvisarono spaventate Scienza e Tecnologia.

“No, devono risolvere tutto da soli, hanno creato loro i loro problemi”

Intano nella sala, Occidente e Oriente avevano cominciato a picchiarsi di santa ragione. La loro stazza era talmente grossa che ad ogni loro movimento distruggevano una parte del locale. Intervennero anche America e Australia e lo scontro si trasformò in una vera e propria rissa fuori controllo.

Natura sentì le grida e il rumore. Si precipitò in sala gridando dalla disperazione e, mettendosi le mani tra i capelli, rimase per qualche istante ad osservare i suoi clienti distruggere il locale. Poi reagì all’improvviso e con fermezza ed estremo vigore cacciò a pedate tutti quanti dal suo locale, oramai devastato.

Scienza e Tecnologia rimasero in un angolo a guardare tristemente quella scena apocalittica. Natura al centro della grande sala piangeva tra le macerie di quello che era il suo meraviglioso ristorante.

Ne frattempo, in mezzo a tutta quella confusione la signor Africa aveva ancora il suo piattino e aveva appena finito il suo pasto.

“Ho del tempo libero oggi, signora Natura” disse con un timido sorriso “Si alzi, e si faccia coraggio. L’aiuterò io a risistemare il locale”

Natura fu infinitamente grata alla signora Africa e in pochi giorni riuscirono con grandi sforzi e con l’aiuto di Scienza e Tecnologia, che non assumevano più droghe, a riportare il ristorante “Madre Terra” allo splendore e alla meraviglia di un tempo.

fonte foto: Morguefile

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Mi interesso da qualche anno delle tematiche della decrescita e della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sono arrivato alla decrescita dopo il mio percorso di studi di ingegneria nel settore della produzione di energia. Durante gli anni universitari sono stato membro attivo dell’associazione studentesca europea AEGEE ed ex presidente della sede locale di Firenze (AEGEE-Firenze). Ho lavorato a un progetto sull’energia geotermica a Budapest, dove sono vissuto per alcuni mesi nel 2009 e nel 2010 e ho scritto la tesi di laurea specialistica. Ho studiato anche la lingua ungherese. Nell’autunno del 2010 ho scritto il saggio Decrescita Felice e Rivoluzione Umana e aperto l’omonimo blog dove cerco di diffondere le mie idee attorno alla decrescita felice e alla filosofia buddista. Nel 2012 ho contribuito alla rinascita del Circolo Territoriale del Movimento della Decrescita Felice di Firenze (MDF-Firenze), di cui sono parte attiva. Ho lavorato nel settore delle energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico. Mi diletto nello scrivere poesie “decrescenti” e nello spostarmi quasi sempre in bicicletta. Credo nella sobrietà, nella semplicità e nelle relazioni umane disinteressate come mezzo per migliorare la qualità della vita e cerco ogni giorno di attuarle. Ho scritto due libri sulla decrescita liberamente scaricabili da questo sito: "Decrescita Felice e Rivoluzione Umana" e "Ritorno all'Origine"

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